Si terrà l’8 Ottobre la presentazione del libro “Non ci sono innocenti” di Anna e Silvia Valerio. La presentazione avverrà presso la Sala Ragazzi della biblioteca comunale di Aprilia. A curare l’evento l’associazione Culturale Asso di Picche, in collaborazione con Aprilia in Prima Linea.
“Non cerca solo la vendetta ideologica il capo della banda, l’Autocrate. Cerca quell'”anello che non tiene” nel sistema borghese, nell’Italia delle ipocrisie istituzionalizzate (qui rappresentata con eccezionale cura documentaria) – il belpaese delle sofisticazioni alimentari, degli enti inutili che drenano denaro pubblico a palate, degli assassinii per noia e delle stragi per lucro, del Monte Toc, delle canzonette, degli amori vigliacchi e dell’intossicazione yankee. Il suo è il doppio tentativo di cavalcare tanto il fermento ribelle che monta da sinistra, convincendo i compagni a unire le forze contro il nemico comune, quanto l’ambiente dei militari. Tutto questo servendosi di armi sempre più spregiudicate, che non possono non contemplare, alla fine, il tritolo. È la storia vera di Freda, di Ventura e dei membri dei loro gruppi tra il ’67 e il ’69”.
“La storia– racconta Campilongo, curatore dell’evento- ruota attorno ad un avvocato che passa con disinvoltura dalla filosofia e dagli “autori maledetti” al tritolo, agli amori disperati e disperanti, tutto sullo sfondo di un periodo storico dove si affermò il cancro dell’american way of life e del presunto “moderno”. Alle spalle ancora le macerie soprattutto morali, della guerra civile e degli odi politici e innanzi la seconda fase della guerra fratricida che divamperà nelle piazze. La storia ha un lasso temporale breve, con un paio di balzi nel passato che servono da necessario puntello alla narrazione delle Autrici che, con la loro penna delicata e dura allo stesso tempo, non fa sconti a nessuno. Infatti, non è certo un’opera apologetica o che offre giustificazioni, ma nemmeno le chiede. Dalle pagine emerge con chiarezza che è vero che “non ci sono innocenti”, rispetto al degrado umano e politico dei nostri tempi ma qualcuno è inevitabilmente meno innocente di altri“.