Disturbi dell’Apprendimento: Progetto “Aprilia Scuola e Inclusività”

Scuola e inclusività, il progetto del Comune di Aprilia e degli Istituti Comprensivi per la prevenzione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento

Si è tenuta presso la sala espositiva della Biblioteca Comunale “Giacomo Manzù” la conferenza di presentazione dei risultati del primo monitoraggio sulle problematiche dei disturbi specifici dell’apprendimento, effettuato nell’ anno 2015/16 sulla popolazione scolastica di cinque anni delle scuole dell’Infanzia di Aprilia, nell’ ambito del progetto “Aprilia, scuola e inclusività”.

Il progetto coinvolge i sei Istituti Comprensivi della Città, “Arturo Toscanini” (scuola polo), “Menotti Garibaldi”, “Giacomo Matteotti”, “Antonio Gramsci”, “Zona Leda” e “Giovanni Pascoli” ed è sostenuto economicamente dall’Amministrazione Comunale.scuola-e-inclusivita

Nell’ ottica di prevenire precocemente le difficoltà e i disturbi dell’apprendimento, per  promuovere il successo formativo degli alunni, ridurre il disagio affettivo e relazionale, rafforzare l’autostima e la motivazione ad apprendere, sostenere la formazione e l’aggiornamento dei docenti, sensibilizzare i genitori all’ attenzione e alla considerazione dei segnali di rischio.

 

La somministrazione, nel mese di maggio 2015, di 760 questionari ai bambini di cinque anni ha permesso di rilevare i seguenti dati:

  • il 10% si trova in una fascia a rischio alto
  • il 20 %, si trova in una situazione di rischio medio/basso
  • il 70% si trova in una situazione che non è a rischio di disturbo o di difficoltà dell’apprendimento.

La rilevazione in tutte le scuole del territorio ha consentito di avere uno strumento osservativo comune a tutti gli Istituti Comprensivi, utile anche per la formazione delle classi prime della Scuola Primaria.

Tenuto conto di quanto emerso da questa prima rilevazione, l’Amministrazione Comunale, d’intesa con gli Istituti Comprensivi della città, ha deciso di continuare a sostenere le attività progettuali per il corrente anno scolastico e di coinvolgere nel prossimo futuro, anche i competenti uffici della ASL territoriale e della Regione Lazio.

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di Anna Catalano

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