Si è tenuto martedì scorso, presso gli uffici della Regione Lazio, il vertice richiesto dal Sindaco Antonio Terra.
Si è discusso delle note carenze, di organico e strutturali, del servizio sanitario pubblico ad Aprilia.
Alla riunione hanno preso parte il Responsabile della cabina di regia del Servizio Sanitario Regionale nominato dal Presidente Nicola Zingaretti, dottor Alessio D’Amato, e il Commissario Straordinario dell’Asl di Latina dottor Giorgio Casati.
Il Sindaco Antonio Terra è andato all’incontro anche sulla scorta di un incontro avuto con i cittadini rappresentanti della sezione locale del Tribunale dei Diritti del Malato.
Nel vertice, rende noto il Comune, il Sindaco ha sottolineato le endemiche carenze del sistema sanitario pubblico.
L’unica struttura presente, il Poliambulatorio di Via Giustiniano, lamenta situazioni al collasso.
Esempi pratici sono la Neuropsichiatria infantile, con una lista di attesa di più di seicento bambini.
Oppure la Cardiologia non sufficiente con l’impiego per poche ore settimanali di un solo specialista.
Od anche il Consultorio, che lamenta carenze di assistenti sociali e di ostetrica, oltre la mancanza di personale infermieristico per i prelievi.
Gravi, infine, le carenze riguardanti le attrezzature e azzerati gli investimenti, ad esempio sulla Radiologia, ancora inesistente nonostante le continue sollecitazioni
Premesse le criticità della sanità apriliana, ed alla luce di un’attenta analisi dello stato delle cose, gli interlocutori della Regione Lazio hanno assunto precisi impegni rispetto alle maggiori carenze.
In particolar modo per quanto concerne l’implemento delle risorse umane.
Il Sindaco Terra ha commentato così l’incontro:
“Abbiamo incassato dagli uffici sanitari regionali un impegno formale.
Per questo motivo ci riteniamo soddisfatti dell’esito della riunione.
L’Amministrazione è anche consapevole dello stato di disagio vissuto da molti concittadini, anche a causa del fenomeno cosiddetto del pendolarismo del malato.
Abbiamo motivo di attendere buone notizie per la sanità pubblica apriliana”.
di Massimo Pacetti