senza l’aiuto della chirurgia
Stefania Saralli
Si chiama liposuzione chimica e le promesse sono più che incoraggianti: sciogliere la cellulite senza l’aiuto della chirurgia. È indicata soprattutto in casi in cui gli accumuli di grasso sono ben localizzati e, in genere, è l’opzione privilegiata dalle donne tra i 30 e i 40 anni. La nuova metodica, denominata anche intralipoterapia, è il trend del momento ed è caratterizzata dall’infiltrazione di particolari soluzioni acquose in grado di determinare lo scioglimento delle cellule di grasso. La novità sta sì nel tipo di sostanza infiltrata, ma anche nei protocolli di trattamento personalizzati per ciascuna paziente e negli strumenti utilizzati, che consentono con aghi lunghi e molto sottili di infiltrare le aree sede di accumulo adiposo.
Per di più, il trattamento è eseguito all’interno dell’ambiente ambulatoriale ed è quindi privo di rischi. Inoltre, può essere eseguito su ogni zona del corpo, dall’addome alle cosce, dai fianchi alle braccia, fino al doppio mento. Nelle 48 ore successive è necessario idratarsi molto, bevendo molta acqua, così da facilitare l’eliminazione del grasso “attaccato” con la liposuzione chimica. Certo, il trattamento non chirurgico delle adiposità localizzate è sempre stato una sorta di terra di nessuno, dove ognuno aveva la possibilità di improvvisare tecniche, a volte dalla dubbia efficacia e spesso non prive di rischio. Se, infatti, in caso di accumuli adiposi voluminosi non ci sono mai stati dubbi sulla necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico di lipoaspirazione, quando il problema è limitato a piccole aree corporee le pazienti si trovano davanti a un’offerta estremamente vasta di trattamenti e soluzioni, sicuramente alcuni validi, ma altri discutibili. Naturalmente, sta al chirurgo saper consigliare la paziente e non tradire la sua fiducia.