Il Giorno del Ricordo verrà celebrato oggi in tutta Aprilia, con il Comune che esporrà le bandiere a mezz’asta in ricordo delle vittime delle Foibe.
Ma intanto, nella giornata di ieri, anche le scuole si sono attivate.
Oltre duecento studenti di terza media della “Garibaldi” di Aprilia hanno assistito alla lezione tenuta da Luigi Fattorini.
Lo studioso delle tematiche storiche dell’Europa centro-orientale ha tenuto un seminario sulla triste vicenda delle Foibe.
Una pagina nera della storia italiana ancora troppo “di sfondo” nelle coscienze del nostro Paese.
Ma che è emersa nei suoi tratti più problematici e nodosi grazie alla testimonianza di coloro che da molti anni si adoperano per rendere visibili quei tragici eventi.
Che videro l’Italia “mutilata” oggetto di contesa tra diverse etnie.
Con l’ausilio di immagini, cartine ed alcuni video dello spettacolo di Simone Cristicchi, “Magazzino 18”, il professor Fattorini ha illustrato dettagliatamente le cause ed i tragici sviluppi costati la vita di migliaia di innocenti.
Vittime della ferocia consumatasi tra il 1943 e il 1947 per mano dei partigiani jugoslavi.
La contesa tra italiani e slavi per il possesso dei territori a Nord-Est d’Italia, sul versante adriatico, risale alla fine del primo conflitto mondiale.
Quando gli slavi si videro sottratta parte dell’Istria.
Motivi etnici e politici provocarono una serie infinita di esecuzioni nelle zone oggetto della sanguinosa disputa territoriale.
Furono migliaia le vittime italiane della Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia.
Il lungo martirio subito dagli italiani presenti sul versante adriatico raggiunse l’apice della tragedia a partire dal 10 febbraio 1947.
Quando con il Trattato di Pace di Parigi, parte della Venezia Giulia viene ceduta alla Jugoslavia di Tito.
Intere comunità di italiani furono costrette ad abbandonare le città della sponda orientale dell’Adriatico in conseguenza alle persecuzioni e alle deportazioni.
A cui si aggiunse, successivamente, il terribile epilogo delle sparizioni massicce di migliaia di uomini e donne.
Che furono gettati nelle foibe, cavità carsiche naturali, scoperte solo nel periodo postbellico.
Con un’esposizione chiara e lineare, il dottor Luigi Fattorini ha saputo catturare l’attenzione degli studenti.
Facendo loro ripercorrere anche il tragico esodo degli italiani, costretti ad abbandonare le proprie abitazioni subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Sono poi stati affrontati altri importanti argomenti.
Come, ad esempio, i nazionalismi nell’area alto adriatica, le minoranze nazionali tra le due guerre.
Ma anche le politiche dei regimi totalitari.
Gli studenti hanno poi letto una poesia in memoria delle vittime della Foibe scritta dalla poetessa apriliana Anna Maria Mori.
L’evento, organizzato dalla prof.ssa Renzi in collaborazione con il ‘Comitato 10 febbraio’ e ANVGD sarà seguito da un importante appuntamento alla Camera dei Deputati.
Oggi, infatti, molti studenti della “Garibaldi” parteciperanno alle cerimonie ufficiali di stampo nazionale.
Il dottor Ballarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati, ha infatti esteso l’invito agli studenti dell’I.C. “Garibaldi”.
Da anni, ormai, attento a quella tragica e terribile parentesi, rimasta per troppo tempo chiusa al mondo.
di Massimo Pacetti