Nelle scuole apriliane c’è carenza di materiale.
E non solo di cancelleria.
Sono molte le denunce arrivate a Daniele Natalizia e Roberto Fiorentini, responsabili di “Aprilia Possibile”.
I due, allora, hanno deciso di dar voce alle proteste dei genitori:
“Ci sono giunte numerose segnalazioni – scrivono i due – che delineano un quadro drammatico per le scuole comunali della nostra città.
Sia in quelle dell’infanzia che in quelle elementari.
I genitori in molti casi devono raccogliere mensilmente i soldi per provvedere, tramite i rappresentanti di classe, all’acquisto di scottex, sapone liquido, acqua, fotocopie, materiale vario di cancelleria.
Una spesa che va ad incidere pesantemente sul bilancio delle famiglie.
Specie di quelle con più di un figlio, in un periodo di crisi economica.
Le tasse che i cittadini versano alla città dovrebbero essere sufficienti a garantire il corretto svolgimento di un servizio primario ed indispensabile come quello scolastico.
È inaccettabile che i cittadini debbano organizzarsi autonomamente per non fare mancare non solo il materiale indispensabile all’istruzione, ma anche l’occorrente per l’igiene.
Non è così in tutte le città – riportano i responsabili di “Aprilia Possibile” -.
A Pomezia l’amministrazione pubblica ha stabilito, a partire da settembre dello scorso anno, di fornire alle scuole comunali tutto il materiale necessario.
Da quello di cancelleria a quello per l’igiene.
Chiediamo che il Sindaco Terra e l’assessore competente Barbaliscia trovino le risorse per non gravare sulle famiglie.
E non accetteremo che ci venga risposto che non ci sono i soldi per la scuola pubblica.
Un diritto di tutti i bambini e le bambine della nostra comunità”.
di Massimo Pacetti