Tono molto sarcastico per il segretario del PD Alessandro Mammucari nel suo comunicato sulla questione fiscale.
Il Partito Democratico esprime tutto il suo stupore per la manovra adottata dall’Amministrazione per abbassare le aliquote fiscali.
Manovra di cui rivendica la paternità:
“L’arrivo della bella stagione in quel di Aprilia – esordisce Mammucari – è generalmente anticipata da una mite temperatura.
E dall’invio dei famigerati bollettini postali.
Con cui il nostro solerte amministratore comunale chiede a tutti i suoi sudditi il pagamento dell’obolo necessario per coprire i costi che si sostengono per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
Ovvero la TARI (un dì TARSU poi TARES).
Quest’anno l’arrivo della bella stagione per la fiscalità locale è stato anticipato da roboanti comunicati stampa.
Con cui si portava a conoscenza la cittadinanza di una drastica riduzione del prelievo a carico di cittadini ed imprese.
Frutto, come testualmente riportava la lista Forum per Aprilia, di una gestione efficiente del ciclo e dell’avvio definitivo della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale.
Ma come tutte le primavere non sempre splende il sole, ma qualche volta piove.
Così ad annuncio avvenuto ci siamo ricordati che per l’acconto vale la regola del calcolo previsionale sulla base di quanto deliberato nel 2016.
E che pertanto l’effetto delle mani in tasca, ben noto a tutti, quale effetto principe della riduzione delle imposte doveva essere rinviato di qualche mese.
Ossia alla fase di saldo.
Lucignolo – continua il segretario del PD -, quel cattivo diavoletto, non contento ha rimesso lo zampino.
Ed ecco che alle aperture delle bianche buste inviate dal comune in questi giorni, gli apriliani si sono accorti che i calcoli erano tutti sbagliati.
E allora di corsa tutti all’ufficio tributi a rivendicare, giustamente, il mal torto.
File, malumori, gente inviperita sono stati il vero regalo fatto dall’amministrazione ai nostri cittadini.
Che dopo anni di speranze ancora oggi non riescono a poter usufruire di una gestione efficiente dei tributi locali”.
Nell’ultima parte del comunicato, Mammucari specifica quale sia la rivendicazione del suo partito:
“Dopo qualsiasi temporale il sol risplenderà sulla nostra città.
E il saldo arriverà, facendo vedere ai contribuenti apriliani che le tasse sono state effettivamente ridotte grazie all’efficienza, all’efficacia nell’azione amministrativa.
Che ha consentito di ridurre quella brutta cosa che è la spesa pubblica.
Consentendo di ridurre le mani in tasca agli apriliani da parte del Sindaco e della Giunta.
E qui vien il bello di questa storia o meglio storiella.
Le spese per la gestione dei rifiuti, secondo quanto riportato dal Pef 2017, passano dai quasi 14 milioni di euro del 2016 a 13 milioni nel 2017.
Con un risparmio di 1 milione che consente di ridurre le tasse per gli apriliani.
Ma da dove vengono questi risparmi?
Vengono – spiega Mammucari – da quelle voci di spesa che sono il frutto di valutazioni contabili dell’amministrazione.
Ovvero lasciate alla libera discrezione del “Principe”.
E cosi, come una magia, nel Pef 2017 per la prima volta si inserisce, quale valore di riduzione dei costi, le entrate da evasione per 500.000.
E nonostante il Sindaco costantemente giustifica la mancanza di risorse richiamando quel maleducato contribuente apriliano che non le paga, gonfiando già ampie vele dell’evasione, per magia nel Pef 2017 si ritiene che il Fondo accostamenti per Evasione si debba ridurre di altri 500.000.
Riducendo di pari valore i costi complessivi per la gestione dei rifiuti.
Ed ecco materializzarsi il mitologico risparmio di spesa che consente di ridurre la Tari 2017.
Il bello di questa storiella tutta apriliana è che, nel 2015, un emendamento presentato dal Partito Democratico sulla necessità di tener conto delle entrate per evasione Tari ai fini della Pef fu bocciato dall’ormai, “bocciaiolo” Dirigente Battista.
Con la motivazione di “illegittimo”.
Il finale di questa storiella lasciamola scrivere ai contribuenti apriliani”.
di Massimo Pacetti