I Grillini Apriliani hanno analizzato a fondo il calcolo fatto dall’Amministrazione per abbassare l’aliquota della Tari.
Una diminuzione, come affermato alcune settimane fa dall’Ente, del 16%.
Ma qualcosa non convince il Movimento 5 Stelle di Aprilia:
“Analizzando nel dettaglio il balzello, il nostro entusiasmo termina prematuramente.
Nel 2016 avevamo avuto una bella stangata dalle bollette TARI.
Dovuta ad una sentenza del Consiglio di Stato che condannava il Comune al pagamento di 1.2000.000,00 € circa, come conguaglio alla società Rida.
Il pagamento della somma prevista dalla sentenza aveva fatto lievitare le tariffe per il 2016“.
Il debito, estinto lo scorso anno, non grava più sulle spalle dei cittadini.
E questa è una buona notizia.
Che non basta però a sedare le perplessità dei pentastellati:
“Con quale manovra sono riusciti a diminuire le tariffe fisse?
Visto che servono a coprire i costi di investimento e di ammortamento?
Come mai invece la quota variabile della tariffa, che copre i costi legati all’effettivo conferimento in discarica e al costo di gestione del tipo di servizio offerto (differenziata), è identica al 2015?
Quando è già attivo il servizio di differenziata (che ha costi maggiori) su tutto il territorio comunale?
Dalla nostra analisi della tematica sono scaturite ulteriori domande.
Come si pensa di coprire i costi del servizio della differenziata lasciando inalterate le tariffe rispetto al 2015?
Quando oggi tale metodo di raccolta è esteso alla totalità del territorio comunale e porterà sicuramente un aumento dei costi di gestione?
Per abbassare ancora un pochino la tariffa fissa – concludono i Grillini – hanno dimezzato le riduzioni ai ceti deboli.
E non hanno valutato l’aumento del costo di gestione differenziata.
Che costerà sicuramente di più del 2015 in virtù del fatto che ora il servizio si è esteso a tutta la città”.
Di tutto questo i 5 Stelle parleranno in un incontro pubblico che si svolgerà alle ore 18 di sabato 25 marzo in Via Marconi n.99.
di Massimo Pacetti