La Biblioteca Comunale di Aprilia è il nuovo tema scelto da “Aprilia Possibile” per denunciare lo scarso interesse dell’Amministrazione verso la cultura.
Questo, infatti, sostengono Daniele Natalizia e Roberto Fiorentini:
“Da tempo – sottolineano i due – abbiamo sollevato la problematica legata alla scarsa attenzione di cui è fatta oggetto la cultura ad Aprilia.
La Biblioteca Comunale “Manzù” di Largo Marconi, infatti, è in pessimo stato.
Muffe ed umidità su soffitto e pareti, piccioni che si intrufolano all’interno della tromba dell’ascensore attraverso finestre rotte, crepe su pareti e addirittura su travi dell’edificio.
Senza considerare l’esterno, dove ormai da tempo si convive con escrementi di piccioni nella zona di accesso ai disabili.
Recentemente sono stati stanziati 40 mila euro dall’amministrazione per il rifacimento del solaio dell’edificio.
Ma non basta.
La struttura, tra l’altro tutto sommato recente, è stata progettata già vecchia negli spazi e nel loro utilizzo.
Oggi andrebbe completamente ristrutturata sia nella parte edilizia, che nell’arredo e nella gestione delle risorse.
Non si può continuare a far finta che basti qualche lavoro di manutenzione ordinaria, tra l’altro insufficiente come in questo caso, per risolvere il problema”.
I responsabili di “Aprilia Possibile” provano anche a dare dei suggerimenti.
Secondo loro va ripensata in toto la gestione della Biblioteca Comunale:
“L’amministrazione deve prevedere un piano di ristrutturazione totale.
Che doti la Biblioteca di tavoli singoli con luce e presa elettrica per il PC.
Una scaffalatura adeguata e soprattutto una revisione del materiale presente nelle sale stesse.
Di cui va nuovamente revisionata la catalogazione, pensata un’inventariazione ed un sistema di prestito accessibili online.
Va anche incrementato il patrimonio con libri di testo universitari, di cui gli utenti hanno particolarmente bisogno.
Tutto ciò sommato al fatto che Aprilia è in controtendenza rispetto alla media nazionale, essendo una città giovane.
Per questo motivo l’utenza va sempre più aumentando: si deve provvedere immediatamente all’aumento dei posti a disposizione dell’utenza, un orario 9-19 e l’apertura del sabato mattina fino alle 13.
Chiediamo all’amministrazione di prendere atto di questa situazione, e di provvedere urgentemente a questi bisogni sia della struttura stessa che dell’utenza.
Stiamo parlando – concludono – di un luogo cardine della cultura di una comunità, che fortunatamente viene quotidianamente utilizzato da giovani.
È doveroso che venga fornito un servizio degno di questo nome”.
di Anna Catalano