L’eco della questione che riguarda il Sindaco Antonio Terra e le parcelle pagate all’avvocato Martini si è affievolito.
Ci pensa allora il Consigliere Carmen Porcelli a riportare l’argomento sotto i riflettori.
In una conferenza stampa, questa mattina l’esponente di Primavera Apriliana ha sottolineato alcuni aspetti della vicenda.
A partire dall’entità dei compensi richiesti e ricevuti dal legale:
“A fine 2015 – ricorda il Consigliere consultando le carte in suo possesso – sono stati affidati all’avvocato due incarichi.
La prima parcella si aggirava intorno ai 25.000 €, mentre la seconda era sui 16.000 €.
Dopo tre mesi, però, lo stesso avvocato comunica di vole rinunciare all’onorario e di patrocinare gratuitamente il Comune di Aprilia.
Da quel momento riceverà solo i 9.000 € necessari all’iscrizione a ruolo della causa al Consiglio di Stato.
Il motivo, facendo un rapido calcolo, va ricercato nel fatto che proprio in quel periodo è partita l’indagine che coinvolge lui ed il Sindaco Terra.
Andando ancora più indietro – continua la Porcelli – si può vedere come fino al 2012 i compensi dati all’avvocato Martini fossero piuttosto economici.
Si tratta infatti di circa 1.000 € a parcella, se non anche di meno.
Dal 2014, però, le cose sono notevolmente cambiate.
I tre amministratori coinvolti nell’inchiesta, quindi compreso anche il Sindaco, hanno versato in tre momenti diversi di quell’anno 12.000, 13.000 e 14.000 euro al legale.
Un aumento notevole del costo delle prestazioni professionali, che però non si capisce da cosa derivi.
Sarebbero poi da approfondire alcune voci riguardanti l’impiego delle risorse arrivate con il DL 35 del 2013.
Fatture datate 1900, soldi utilizzati dopo il termine ultimo del 31 dicembre del 2013, oltre il quale quel denaro non poteva essere utilizzato.
Insomma – conclude il Consigliere – appare chiaro come questa vicenda sia una presa in giro nei confronti dei cittadini”.
Una volta terminata l’esposizione dei fatti si passa a tirare le conclusioni.
Queste quelle del Consigliere Porcelli:
“La questione andrà per le lunghe, sarà difficile che il giudizio arrivi prima delle prossime elezioni.
Ma qui si tratta di truffa e falso ideologico, non sono accuse da prendere alla leggera.
Le cifre che le persone coinvolte devono restituire, secondo quando emerso negli ultimi giorni, si sono ridimensionate.
Ma le accuse restano.
È grave che il proprio avvocato di fiducia venga incaricato di rappresentare anche il Comune.
Alcuni esponenti della maggioranza hanno chiesto la revoca degli incarichi all’avvocato Martini.
Se ciò non dovesse avvenire – osserva il Consigliere – sarebbe giusto far venir meno anche il supporto della maggioranza al Sindaco.
Forse qualche crepa si sta formando all’interno della coalizione che ha vinto l’ultima tornata elettorale.
Non tutti sono stati informati di ogni singolo aspetto e risvolto che ha assunto questa vicenda.
Ma un rimprovero va fatto anche alle opposizioni.
Ci si è iniziati a muovere solo dopo l’ufficializzazione dell’inchiesta.
Il ruolo dell’opposizione è quello di controllare.
Allora dov’erano gli altri colleghi mentre io facevo i miei esposti?”
di Massimo Pacetti