“La scorsa settimana – spiegano Daniele Natalizia e Roberto Fiorentini di Aprilia Possibile – avevamo denunciato lo stato di abbandono della piazza, in particolare del suo centro: un blocco di cemento senza alcun contenuto. Sollecitati dai cittadini, Aprilia Possibile oggi si è presentata in piazza con piccone, terriccio e piante per ridare colori e odori alla piazza centrale della nostra città. Dove prima c’erano quattro buchi vuoti, da questa mattina i cittadini troveranno finalmente delle piantine aromatiche di arredo. Non ci voleva poi molto: 85 euro totali e tre ore di lavoro”.
“Cifre veramente ridicole se paragonate a quelle che l’amministrazione avrebbe potuto mettere in campo per abbellire e ridare dignità a questa nostra città. Ma non ci risulta che sia interessata a progetti di questo tipo, dove non c’è posto per il cemento. L’aiuola che circonda il lato destro della piazza andrebbe potata. Forse però è meglio che non ci pensi l’amministrazione, se guardiamo a come hanno potato gli arbusti proprio davanti al Municipio, con un bel taglio netto. La fontana della piazza è ancora lì a regalarci uno spettacolo indegno: ci era stato promesso ancora nel 2016 che a gennaio di quest’anno sarebbe stata pulita, e invece nulla. La statua di Mastroianni in cima alla stessa fontana è in larga parte arrugginita, andrebbe restaurata e, probabilmente ricollocata. E questo solo per elencare la situazione in piazza”.
“Se dovessimo allargare lo spettro all’intera città, in particolar modo alle periferie, avremmo – si continua a leggere nella nota stampa di Aprilia Possibile – un elenco lunghissimo da proporre. Il nostro intervento di oggi è un atto di protesta contro lo stato attuale delle cose: Aprilia è una città completamente abbandonata a sé stessa, dimenticata dalla sua stessa amministrazione. Non si può pensare di andare avanti così, di lasciare sempre all’iniziativa e al volontariato dei cittadini il decoro e l’arredo urbano della città (quante volte i comitati di quartiere o le associazioni hanno dovuto sopperire a mancanze dell’amministrazione?), che invece andrebbero pensati e programmati.
Ci vuole un’immediata inversione di marcia. L’obiettivo di oggi era ridare centralità alla comunità, alla vivibilità dei cittadini, partendo dalla dignità del luogo in cui si vive. In questo caso dal cuore stesso della città, la piazza. Siamo convinti che Aprilia possa essere una città molto più bella e colorata di come è attualmente. La nostra campagna per il bello e per la vivibilità non si fermerà qui”.