La situazione dei palazzi della Ex Canebi in Via Mascagni si fa sempre più critica.
Negli ultimi mesi si sono registrati due incendi ed il ritrovamento di un cadavere.
Va fatto qualcosa, e al più presto.
Il Comitato di Quartiere Agroverde ha già avuto un incontro con l’Amministrazione, come spiega la Vice Presidente Elisabetta Di Brigida:
“Abbiamo ricostituito il Comitato da pochi mesi, ma già siamo andati dal Sindaco per presentarci e sottoporre alla sua attenzione quanto accade in quei palazzi.
Ci è stato detto che è subentrata una nuova proprietà e che ci sono contatti per definire il nuovo progetto che ne scaturirà.
Va però segnalato che la recinzione con i bandoni da cantiere non è affatto sicura.
Le intemperie li rovinano facilmente, si sono verificati più casi di auto danneggiate dai bandoni divelti dal maltempo.
In più, questi mezzi non consentono l’inviolabilità del perimetro.
Molti ragazzi purtroppo sono incuriositi da ciò che accade in quei palazzi ed hanno facile accesso alla zona.
Questo ci preoccupa non poco – continua la Vice Presidente – perché le condizioni igienico sanitarie sono davvero critiche all’interno delle strutture.
Durante l’ultimo incendio gli occupanti sono usciti per permettere ai Vigili del Fuoco di domare le fiamme.
Ma, a conclusione dell’intervento, sono rientrati andando in zone diverse.
Si arriverà presto alla saturazione delle zone disponibili, è una situazione a dir poco preoccupante”.
Ma cosa si può fare per porre fine a questo degrado?
Di Brigida propone una soluzione già adottata in passato:
“Con l’ex bullonificio – ricorda – la faccenda fu risolta solo con la demolizione dello stabile.
Sarebbe ora di fare lo stesso anche con questi palazzi.
Anche perché ormai la questione va avanti da diversi anni.
Non dimentichiamo che queste strutture si trovano nelle vicinanze di uno degli ingressi alla nostra città.
Se questo è il nostro biglietto da visita non facciamo certamente una bella figura.
Ovviamente non vogliamo intralciare i piani della nuova proprietà, però chiediamo che ci sia certezza sui progetti.
Dovrebbe essere stato approvato l’ampliamento di cubatura, quindi il progetto di riqualificazione ha delle linee guida.
Allora perché non si hanno certezze sull’inizio dei lavori?
C’è poi il tema della sicurezza – conclude la Vice Presidente del Comitato Agroverde -.
I palazzi si trovano di fronte alla caserma dei Carabinieri, nei pressi della sede distaccata del Comune e, cosa più preoccupante, di un asilo nido.
Non si può parlare di zona isolata.
Però non si capisce a chi sia demandato il compito di salvaguardare quella porzione del nostro quartiere.
Non si può continuare ad accettare tutto questo.
Meritiamo di più”.
di Massimo Pacetti