Il fronte del “No” alla discarica di La Cogna si allarga.
Anche Daniele Borace, responsabile di Fare Verde, si pronuncia su quanto emerso alla Conferenza dei Servizi di giovedì scorso:
“Il 20 Aprile – esordisce Borace – si è svolta la conferenza dei servizi conclusiva all’iter autorizzativo.
Nei prossimi giorni la Regione Lazio si pronuncerà sulla richiesta avanzata dalla Paguro srl.
Il fronte del “No” si è dimostrato compatto, portando molti elementi a sostegno della NON idoneità alla proposta di una nuova discarica.
Come associazione ci aspettiamo che la Regione Lazio si pronunci presto con una bocciatura alla richiesta autorizzativa.
Perché c’è un nucleo abitativo importante nelle vicinanze, e sotto quel terreno scorre l’unica falda acquifera che può utilizzare il Comune di Ardea.
Quelle sul versante di Pomezia sono compromesse dall’inquinamento.
Durante il dibattimento abbiamo sottolineato che solo modificando il modello di sviluppo economico possiamo sperare di salvaguardare l’ambiente e garantirci un futuro.
La priorità è diminuire la produzione di rifiuti e una loro gestione più attenta per non generare ulteriore inquinamento.
La salute dell’ambiente è già seriamente compromessa, serve un nuovo modello di sviluppo maggiormente eco sostenibile“.
Borace fa poi un riferimento a quanto affermato dalla Rida Ambiente durante la Conferenza in Regione.
Nello specifico, il responsabile di Fare Verde chiede chiarezza sui dati riportati dell’Azienda:
“Come responsabile di un’associazione ambientalista – sottolinea Borace – sono seriamente preoccupato dalle dichiarazioni fatte dalla Rida Aambiente alla conferenza dei servizi.
Hanno affermato che a loro vengono conferiti i rifiuti indifferenziati e il 50% della differenziata.
Sono affermazioni che mettono in evidenza un fatto gravissimo per l’ambiente ed un costo maggiore per i cittadini.
Se il cittadino separa correttamente i materiali, questi possono avere un nuovo ciclo di vita, riducendo al minimo i conferimenti in discarica o per produrre le eco-balle da bruciare.
Con il servizio di raccolta porta a porta la gestione dei rifiuti viene ottimizzata al recupero di materia.
Non ci può quindi essere un conferimento alla Rida Ambiente, oltre alla quota di rifiuti indifferenziati.
Visto che non sono arrivate smentite dagli organi di competenza, Fare Verde ha chiesto al Comune di Aprilia se corrispondono al vero le dichiarazioni della Rida Ambiente.
Fare Verde continuerà nell’opera di aiutare i cittadini a sviluppare una coscienza ambientale.
Cogliamo l’occasione – conclude il responsabile di Fare Verde – per ribadire l’importanza dei controlli ai cittadini irregolari e/o incivili.
E chiediamo maggiori investimenti nell’educazione ambientale.
Il futuro è nelle nostre mani”.
di Massimo Pacetti