Trionfale il ritorno del karateka apriliano Emanuele Casilli dopo l’infortunio subìto lo scorso 12 marzo.
Domenica 14 maggio al Palarinadi di Roma si è svolto il 6° Evento dimostrativo del Kobudo tradizionale di Okinawa.
L’atleta apriliano ha dato dimostrazione di essere una eccellenza nella formazione per l’utilizzo delle armi.
Ha infatti ricevuto complimenti da tutti i Maestri ed atleti presenti alla competizione.
Dopo 40 giorni con il gesso fino al gomito, Casilli si è ripreso davvero alla grande.
A tal punto da esser stato l’unico atleta ad aver portato in questa competizione l’uso del Kama.
Comunemente conosciuti come falcetti, si tratta di un’arma con lama larga 3 cm e lunga 30 cm, completamente affilata.
L’atleta apriliano ha volteggiato con precisione, concentrazione e formazione questa pericolosissima arma.
Emanuele Casilli, per la nostra città di Aprilia, è l’unico ragazzo atleta agonista ad avere il 1° Dan per lo studio del kobudo.
Si tratta di un insieme di singole arti marziali, in cui ciascuna arma dà luogo ad una disciplina completa.
Con proprie tecniche (waza), proprie forme (kata) e proprie posizioni (dachi).
Il grado di Casilli è stato riconosciuto in Giappone a soli 17 anni.
Tra pochi mesi, inoltre, il karateka apriliano sosterrà in Francia con il Maestro Giapponese Oschiro Zenei 8°Dan, l’esame per il 2° Dan.
Un traguardo che aveva previsto di raggiungere a luglio.
Sono state tre le competizioni in cui era previsto l’uso di un’arma per arrivare ad aggiudicarsi il podio.
Casilli si è cimentato con il Bo (bastone di circa 180 cm), il Sai (un tridente metallico), Nunchaku (arma tradizionale di tipo contundente).
Ha anche affrontato le prove con l’Eku (remo di legno) ed i Tunkwa (manganelli come quelli utilizzati dalle forze dell’ordine).
La formazione del ragazzo è curata dal Maestro Ivano di Battista, della TKA Italia, e coordinata dal Maestro Giapponese Oschiro Zenei.
di Anna Catalano