Gli studi sull’amianto presentati sabato nel convegno svolto al polo Culturaprilia svelano la preoccupante situazione della Provincia di Latina.
L’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha ricordato che nella nostra provincia sono stati censiti oltre cento casi di mesotelioma.
Ovvero il cancro provocato sempre e soltanto dall’amianto e che è solo la punta dell’iceberg.
Questo perché le fibre della famiglia dei minerali definiti amianto provocano anche altre malattie.
Come asbestosi polmonare, placche ed ispessimenti della pleura, tumore del polmone, tumore della laringe.
Ma anche tumore dell’ovaio, tumore della faringe, tumore dello stomaco, tumore del colon retto e tumore dell’esofago.
“Sono necessarie le bonifiche – ha sottolineato Bonanni – per evitare che le esposizioni ad amianto provochino l’insorgere di altre malattie e, purtroppo, altri decessi (prevenzione primaria).
Così come è necessaria la sorveglianza sanitaria, per ottenere una diagnosi precoce che permetta di iniziare le terapie in tempo utile per salvare vite umane (prevenzione secondaria).
Oltre al risarcimento dei danni, che però non restituisce la salute e la vita a chi l’ha persa.
Ecco perché occorre evitare ogni forma di esposizione.
Solo così si può vincere la guerra contro l’amianto.
Al tempo stesso, vanno evitate anche le esposizioni ad altri cancerogeni, perché altrimenti si crea una sinergia ed un potenziamento.
In sostanza, rischio zero”.
Nel comunicato emesso dallo stesso ente al termine della conferenza, viene riportato il conto delle vittime dell’amianto.
Si tratta di statistiche a livello nazionale e provinciale scaturite tra il 2009 ed il 2014:
“Seimila decessi per patologie asbesto correlate.
Infatti – scrive l’ONA – ai più di 1500 decessi a causa del mesotelioma, vanno aggiunti almeno 3000 decessi in seguito a tumori polmonari causati dall’amianto.
A questa drammatica contabilità debbono essere poi aggiunte tutte le altre patologie, che portano l’Associazione a tale stima.
Nel Lazio sono stati censiti, fino al 2011, 811 casi di mesotelioma.
Un numero altissimo se si considera l’istituzione del registro da pochi anni.
A cui poi debbono essere aggiunte tutte le altre patologie asbesto-correlate.
Diciannove i casi di mesotelioma accertati a Latina, tra il 2001 e il 2014 (Fonte Dep Lazio).
Tredici i casi di mesotelioma accertati a Gaeta, tra il 2001 e il 2014 (Fonte Dep Lazio).
Dodici i casi di mesotelioma accertati ad Aprilia, tra il 2001 e il 2014 (Fonte Dep Lazio).
Otto i casi di mesotelioma accertati a Sezze, tra il 2001 e il 2014 (Fonte Dep Lazio).
Sette i casi di mesotelioma accertati a Formia, tra il 2001 e il 2014 (Fonte Dep Lazio)”.
di Massimo Pacetti