Nasce il circuito dell’estate della Regione Lazio.
Un’azione importante, frutto di un grande sforzo di organizzazione che ha coinvolto la Regione Lazio.
E una serie di istituzioni culturali di prestigio come Teatro dell’Opera, Musica per Roma e Atcl, l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.
E, in generale, con il tessuto della cultura e dello spettacolo del Lazio.
Il cartellone è stato presentato dal presidente, Nicola Zingaretti, e dall’assessore alla cultura e politiche giovanili, Lidia Ravera.
“Un calendario unitario di eventi estivi.
Che ci aiuteranno a promuovere i territori e ad animare la vita dei quartieri, delle comunità locali, delle città, dei borghi e dei tanti beni culturali e archeologici del Lazio.
Da quest’anno parte anche il “Logo Estate della Regione Lazio”, che accompagnerà tutte le manifestazioni.
Rientrano nell’estate della Regione Lazio le manifestazioni che avranno luogo nel Lazio dal 21 giugno al 21 settembre 2017.
Oltre 300 appuntamenti in tutto il territorio.
Un calendario bello e ambizioso, con un’attenzione particolare alle zone più in difficoltà.
Ecco alcuni degli appuntamenti:
“Quarant’anni fa Roma parlava al mondo attraverso l’estate romana- parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto:
Renato Nicolini lanciò questa grande sfida e dopo 40 anni la cultura romana o italiana, e in parte addirittura europea.
È segnata da questa capacità e intelligente idea di promuovere la cultura nelle strade e nelle piazze.
Oggi parte un’esperienza, non solo un cartellone estivo.
Ma un’idea di fruizione delle città attraverso la presenza della cultura nelle strade e nelle piazze”.
“Nicolini era un genio perché inventava, era un creativo, perché usava strade diverse dalla via maestra.
È molto difficile oggi farlo capire alla politica.
Ma lui c’era riuscito.
La sua lezione non si può dimenticare – così Lidia Ravera, assessore alla cultura e politiche giovanili, che ha aggiunto:
come quella di usare i monumenti, vedi Massenzio, per fare cultura.
Noi, in fondo, stiamo facendo la stessa cosa, portando gli spettacoli nei parchi archeologici, a Tivoli, usiamo come fondali teatrali le meraviglie storiche, architettoniche, monumentali del nostro territorio”.
di Anna Catalano