L’Amorc affronta la tematica astronomica e le radici del Natale
Nell’emisfero nord, nei giorni 22-23-24 dicembre il Sole sembra fermarsi in cielo (più si è vicini all’equatore più il fenomeno è evidente): è il Solstitium (Sole fermo).
In astronomia sono quei giorni in cui il sole si ferma per invertire il proprio moto nel senso della declinazione; è cioè il punto dove il Sole raggiunge la massima distanza dal piano equatoriale.
Il solstizio d’inverno ai tempi significava che il Sole, giunto nella fase più debole come luce e calore, non sprofondava nelle tenebre dove sembrava precipitare, ma diventava con la sua vitalità “invincibile” (invictus) sulle stesse tenebre, il Sole “rinasceva”, aveva un nuovo “natale”.
Appunto il “Natale del Sole Invincibile”.
Le popolazioni antiche ben conoscevano questo fenomeno del solstizio e lo trasformarono in occasione di festa. Una data presente in culture e paesi molto distanti tra loro, dall’India al Messico, dal nord Europa all’Etiopia..
Nelle radici del Natale abbiamo culture e religioni provenienti dalla Siria, dall’Egitto, dalla Mesopotamia, dalla Persia, dall’Arabia e dalla stessa antica Roma.
Il 25 dicembre è la data di nascita e festeggiamento di personaggi divini precedenti la comparsa del Cristo: il Dio Horus egiziano, il Dio Mitra indo-persiano, il Dio babilonese Tammuz/Yule e Shamas;, il 25 dicembre veniva festeggiato l’Invictus Sol Elagabalus a Emesa e il Dio Sole Dusares/Helios a Petra. In tale data viene accreditata la nascita anche di Zarathustra e Khrisna, Dioniso, Adone, Attis, , il Dio Freyr, secoli o millenni prima del Cristo.
Per i cattolici il Natale corrisponde alla nascita del Maestro Gesù, simbolo della Cristianità.
Molteplici sono gli insegnamenti del Maestro Gesù, il più importante è il messaggio d’amore che traspare dalle sue parole e azioni, ama il prossimo tuo come te stesso.
Cosa si intende con questa espressione ? Chi è il nostro prossimo ?
Amare se stessi è fondamentale, stare bene con se stessi, con tutti i nostri pregi e difetti ci porta a vedere la vita con occhi diversi e poter capire le persone con cui abbiamo contatto e portare loro un messaggio d’amore per il nostro bene e per l’umanità.
Non giudichiamo le azioni degli altri ma comprendiamo il loro modo di vedere e, se possibile, aiutiamoli a rivedere comportamenti estremi, non giudichiamo ma aiutiamo. Info: www.amorc.it