Nuovo incontro sul depuratore di Casalazzara.
Dopo la Commissione Lavori Pubblici della scorsa settimana, si è tornati nell’aula consiliare del Polo Culturaprilia per cercare di fare chiarezza sull’operato della maggioranza.
La Commissione Trasparenza, infatti, è stata convocata dal Presidente Roberto Boi per chiedere conto di alcune questioni.
Ben tredici i documenti presentati da Boi, molti dei quali riguardavano richieste a mezzo pec rimaste inevase.
Una situazione che l’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti-Spallacci ha addebitato al mancato smistamento da parte dell’ufficio protocollo.
Una risposta che non ha convinto il Consigliere Boi, che ha apostrofato l’Assessore accusandolo di aver troppe volte scaricato le responsabilità su altri.
Soprattutto sui dirigenti, per quanto riguarda gli aspetti meno chiari del progetto della maggioranza sul depuratore:
“Il compito di controllare – ha sottolineato Boi – spetta a lei.
La carica istituzionale è deputata a lei Assessore, così come l’attività di controllo sull’operato dei dirigenti del settore in questione”.
Il botta e risposta tra Boi e Fiortatti-Spallacci ha occupato gran parte della Commissione.
L’esponente dell’opposizione ha chiesto conto all’Assessore delle motivazioni che hanno portato ad un cambio di rotta rispetto al progetto iniziale della maggioranza:
“Il vantaggio economico del primo progetto – ha risposto Fioratti-Spallacci – rimane un punto a favore.
Ma poi è venuto fuori un piccolo inghippo che ha fatto propendere per un ‘altra soluzione”.
Un inghippo non così piccolo, secondo Boi, visto che si tratta dell’abusività del depuratore sito alla ex Yale.
Ma, nonostante il parere acquisito ad agosto del 2016, il progetto è stato portato avanti fino a pochi mesi fa.
Una scelta di cui il Presidente della Commissione ha chiesto conto.
“Non siamo ancora certi che sia abusivo – ha affermato l’Assessore -, in fondo abbiamo ottenuto quasi tutti i pareri.
Mancava solo quello dell’urbanistica”.
Altro terreno di scontro tra i due “contendenti” è stato il documento presentato in Regione circa la destinazione urbanistica dell’area interessata dal progetto della maggioranza.
Secondo il Consigliere Boi, infatti, si tratta di un terreno agricolo, mentre l’Assessore ha fornito un parere che lo indica come
“terreno agricolo inserito in un perimetro industriale”.
Ma
“il vincolo che va rispettato – ha aggiunto il Consigliere Boi – è quello più restrittivo”.
Una questione tutt’altro che secondaria, questa.
Perché nel caso di un sito industriale, il parere per l’edificabilità viene rilasciato dal Comune (sub-delega), mentre per i terreni agricoli la competenza passa alla Regione.
Su questo punto è intervenuta senza mezzi termini il Consigliere Carmen Porcelli, che ha ravvisato negli atti dell’Amministrazione un
“falso in atto pubblico.
Non c’è chiarezza in questa faccenda.
Non si ha certezza della destinazione urbanistica dell’area, non si è tenuto conto nelle conferenze dei servizi sull’abusività del depuratore della ex Yale, non sappiamo le differenze di costo riguardo i due progetti presentato dalla maggioranza”.
Una situazione di poca chiarezza ribadita anche dal Consigliere Vincenzo La Pegna, il quale
“in una situazione del genere non mi sento tutelato nel prendere una decisione come membro del Consiglio Comunale”.
Al termine della Commissione, dunque, il Presidente Boi ha aggiornato alla prossima seduta con due richieste:
“Verificare la fattibilità della sub-delega e verificare la regolarità del depuratore“.
Per i residenti di Casalazzara, la strada che porta all’installazione del depuratore è ancora lunga.
di Massimo Pacetti