Le pratiche per inviare i certificati di vaccinazione alle scuole possono essere sveltite tramite internet.
Questo è l’invito del dottor Belardino Rossi, Direttore del distretto sanitario che comprende la ASL di Aprilia.
In un incontro promosso dai responsabili del Tribunale per i Diritti del Malato, operante all’interno della stessa ASL, il dottor Rossi ha illustrato come sia possibile sveltire le pratiche da inviare alle scuole:
“Al momento è previsto che le scuole inviino la lista degli iscritti alle ASL, ma il Garante per la Privacy non ha autorizzato il percorso inverso.
Il che costringe le famiglie a recarsi qui alla ASL al reparto deputato ad effettuare le vaccinazioni (il consultorio) per ritirare il certificato.
Questo, ovviamente, ha delle ripercussioni sia per le famiglie, in quanto richiede tempo di attesa, ma anche per i medici.
I quali non possono concentrarsi solo sull’attività medica, ma devono anche sbrigare questa pratica burocratica.
Per semplificare le cose – ha spiegato il dottor Rossi – abbiamo dato la possibilità di scaricare dal sito della Asl di Latina l’attestazione di regolarità vaccinale rilasciato dall’Azienda
Il quale ha la stessa validità del documento rilasciato a mano.
Qui dovranno essere inseriti i dati del bambino e dei genitori.
Se dovessero essere riscontrate irregolarità nell’inserimento dei dati, sarà il sistema stesso a concede l’opportunità di prendere un appuntamento per ritirare il documento di persona.
Le famiglie, inoltre, avranno la possibilità di delegare alla Asl stessa la consegna dell’autocertificazione alle scuole.
Le quali potranno fare richiesta alla struttura sanitaria per riceverlo.
Il certificato non comporta la divulgazione di dati sensibili, ma solamente l’accertamento della situazione relativa ai vaccini.
In sostanza si tratta di dire se il bambino è o non è in regola con i vaccini.
Questo sistema ci permetterà di adempiere a circa 70.000 certificati sui 90.000 di cui si necessita nella provincia di Latina”.
Il dottor Rossi ha anche spiegato alcuni dettagli tecnici della normativa che introduce l’obbligatorietà dei vaccini in età scolastica:
“Per i nati fino al 2016 – ha spiegato il Direttore Sanitario – i vaccini obbligatori sono nove.
Per i nati dal 2017 in avanti saranno 10, tutti gratuiti se effettuati nel periodo indicato nel calendario vaccinale”.
I dieci vaccini sono:
Proprio l’elevato numero di vaccini necessari per essere in regola con le vigenti norme ha sollevato più di una perplessità in tutta Italia.
A queste il dottor Rossi risponde in maniera inequivocabile:
“Da quando sono stati introdotti, non si hanno documenti che attestino morti causate dai vaccini.
È impensabile che si voglia evitare di farli solo per non provocare ai bambini qualche linea di febbre o perché si vuole evitare di fagli provare il dolore di una puntura.
Stiamo parlando della più grande scoperta medica della storia, che ha salvato un’infinità di vite umane”.
Tornando alle certificazioni scolastiche, il Direttore Rossi ha voluto sottolineare come la mancanza di questi documenti non comportino l’esclusione dalle scuole.
Questa la spiegazione esatta di ciò che prevede la normativa:
“L’esclusione si ha negli asili nido, che non rientrano però nell’ambito scolastico.
La legge specifica infatti che per “scuola” si intende il percorso formativo che inizia con la primaria.
Dunque la scuola dell’infanzia è esclusa.
Nella scuola dell’obbligo l’unica sanzione che viene comminata per la mancanza dei certificati vaccinali è una multa, che va dai 100 ai 500 €”.
di Massimo Pacetti