Shlomo Venezia fu deportato nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Durante la prigionia fu obbligato a lavorare nei Sonderkommando («unità speciali»), squadre composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi mediante gas. Tali squadre venivano periodicamente soppresse per mantenere il segreto circa lo svolgimento della «soluzione finale della questione ebraica», il sistematico sterminio del popolo ebraico. Venezia è stato uno dei pochi sopravvissuti – l’unico in Italia, una dozzina nel mondo – di queste speciali squadre e ha raccolto le sue memorie in un libro pubblicato nell’ottobre 2007 a cura dell’editore Rizzoli, dal titolo ‘Sonderkommando Auschwitz‘. È morto nel 2012 all’età di 88 anni ed è sepolto presso il Cimitero del Verano di Roma.