Il “No” definitivo del progetto della Paguro per l’installazione di una nuova discarica a La Gogna è visto da tutti come un successo per la città.
Il Partito Democratico, attraverso il Segretario Alessandro Mammucari ed i Consiglieri Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti, rivendica anche il proprio ruolo nel raggiungimento di questo obiettivo:
“Il Partito Democratico di Aprilia fin dall’inizio, con l’assemblea pubblica del luglio 2016, ha fortemente contrastato il progetto.
Mettendo in atto tutte le forme di protesta e di tutela del nostro territorio attivando un’importante filiera tra le istituzioni, i partiti, i movimenti e i comitati di quartiere presenti ad Aprilia.
Azione indispensabile per dare alla nostra città una voce unica e forte all’interno della conferenza di servizio.
Già a giugno scorso – ricordano dal PD – nel corso del consiglio regionale, l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini aveva chiarito le fasi dell’iter.
E rispondendo alle domande dei Consiglieri di Opposizione aveva preannunciato il parere negativo dell’Ufficio VIA.
A cui adesso segue il NO definitivo.
L’orientamento della Regione è chiaro nel negare il parere per l’autorizzazione alla realizzazione dell’ennesimo scempio sul nostro territorio.
Che grazie all’importante ruolo di filiera svolto dal Partito Democratico si è riusciti ad evitare.
Attraverso l’impegno e la preziosa partecipazione del mondo associativo, dei cittadini e di tutti i livelli istituzionali dalla Provincia fino al Comune, si è contrastato una scellerata proposta.
La quale avrebbe fatto della città di Aprilia la pattumiera di Roma con la soddisfazione del sindaco Virginia Raggi.
La stessa che con insistenza ha chiesto ripetutamente il via libera per la realizzazione della discarica nel territorio apriliano.
In modo da risolvere i problemi della sua città.
Risoluzione che nell’intenzione dei Grillini avrebbe dovuto essere scaricata sui nostri cittadini“.
Un ruolo chiave nel definire il parere della Regione, secondo il PD, è stato ricoperto anche dal Piano Provinciale dei Rifiuti.
Il percorso intrapreso dalla Provincia di Latina, infatti, dovrà essere di esempio per superare le inadempienze che si registrano nel Lazio:
“Il No – sottolinea il PD – rende inoltre chiaro un altro importante aspetto già evidenziato con il Piano Provinciale dei Rifiuti della Provincia di Latina.
Si è chiarito che è indispensabile che ogni provincia si doti di un proprio piano d’ambito per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Superando la situazione di inadempienza che le restanti provincie del Lazio hanno in piedi sul fronte della programmazione del ciclo dei rifiuti.
È sempre più evidente l’importanza della delibera provinciale.
Da un lato è stata alla base dei pareri negativi che i vari enti hanno potuto esprime in sede di conferenza dei servizi.
Dall’altro pone le basi per evitare che in futuro si possano verificare eventi come quelli della scorsa estate.
Che hanno visto l’intero territorio pontino essere sotto ricatto del privato che inspiegabilmente ha chiuso i suoi cancelli dando il là ad una vera e propria crisi ambientale.
La delibera provinciale – conclude la nota del Partito Democratico – pone le basi per una gestione pubblica dell’intero ciclo dei rifiuti.
Evitando le mega concessioni a soggetti privati e individua un specifico ruolo agli enti pubblici.
Anche per quanto riguarda la fase finale del processo“.
di Massimo Pacetti