Studenti a casa per i cattivi odori, genitori in rivolta

Caos stamattina nei licei di Via Carroceto: gli studenti sono usciti prima da scuola e i genitori si sono scagliati contro la Preside. Sul posto i Carabinieri

Gli studenti dei licei di Via Carroceto stamattina si sono ribellati al persistere dei cattivi odori e sono usciti prima da scuola.

Il caos vero, però, è arrivato con i genitori.

Molti di loro erano letteralmente imbestialiti per la situazione che i figli devono sopportare da un mese a questa parte.

La Dirigente Scolastica del “Meucci”, Laura De Angelis, è dovuta ricorrere all’aiuto dei Carabinieri per riportare la calma nel proprio istituto.

Per fortuna – ha sorriso dopo i momenti più critici – c’erano i ragazzi a farmi da bodyguard“.

Già, proprio gli studenti, infatti, hanno guidato con calma e maturità l’emergenza scoppiata da questa mattina.

Da oltre un mese nelle aule arrivano le esalazioni del Fosso della Ficoccia.

Le autorità competenti, dunque, non sono riuscite ancora a risolvere la situazione.

Alle ennesime segnalazioni di disagi dei compagni dovute ai cattivi odori, i rappresentanti degli studenti hanno organizzato l’uscita anticipata di tutti i ragazzi.

Massima collaborazione e disponibilità è stata data da docenti e dalla stessa Preside, che ha allertato anche il Sindaco.

“I genitori – ci ha raccontato la Dottoressa De Angelis – volevano che io chiudessi la scuola.

Ma io non ne ho il potere.

Questa decisione può essere presa solo dal Sindaco o dal Prefetto.

Il Sindaco Terra questa mattina è stato qui insieme all’Assessore all’Ambiente Lombardi.

La loro decisione dipenderà dai dati raccolti oggi dall’Arpa, inviata dalla Asl per effettuare i controlli del caso.

Finché non verrà rilevata la tossicità delle emanazioni non potrà essere disposta la chiusura della scuola.

Nel pomeriggio dovrebbero essere resi disponibili i dati raccolti.

Dunque il Sindaco emanerà una nota ufficiale in merito a questa situazione”.

Si dovrà aspettare ancora per sapere quali contromisure saranno adottate per favorire il rientro degli studenti nelle loro classi.

E farlo senza costringerli a sopportare ancora odori nauseabondi.

di Massimo Pacetti

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