Si inaspriscono i toni del confronto tra l’Amministrazione Comunale di Aprilia ed il Movimento 5 Stelle.
L’interrogazione parlamentare promossa dai pentastellati sulle epigrafi affisse in occasione dell’omicidio di Luca Palli viene definita solo “bassa propaganda elettorale”:
“Onorevoli della Repubblica Italiana come Roberta Lombardi, Alessandro Di Battista & co – recita la nota inviata dalle liste civiche di maggioranza – dovrebbero sapere che l’immunità parlamentare non dà loro il diritto di offendere un’intera comunità per vergognosi scopi di bassa propaganda elettorale.
Ci riferiamo ovviamente all’interrogazione mossa dagli stessi ai Ministri dell’Interno e della Giustizia.
Iniziativa nata a seguito del recente episodio delittuoso che lo scorso 31 ottobre ha segnato il decesso di un dipendente della Multiservizi.
Sono condivisibili alcuni contenuti riguardanti temi di legalità.
Ed anche le preoccupazioni per i numerosi atti intimidatori ai danni di pubblici amministratori e dirigenti comunali.
Seppur verrebbe da chiedersi perché il Movimento 5 Stelle e i suoi paladini si muovano solo alla vigilia delle elezioni.
Tragicomico è invece l’input che ha scaturito l’interrogazione parlamentare.
Ovvero le epigrafi mortuarie che il Comune di Aprilia ha fatto affiggere in occasione proprio della scomparsa di un lavoratore dell’azienda Asam.
Addirittura l’episodio, cioè l’espressione del cordoglio e della vicinanza alla famiglia colpita dal lutto, viene definito “inconsueto”.
Quando invece si tratta di una prassi che il Comune segue ogni volta che viene a mancare un dipendente o un proprio congiunto.
E ciò al di là di una vicenda, chiaramente preoccupante, sulla quale siamo certi che a breve le Autorità Giudiziarie competenti faranno piena luce”.
L’attacco dell’Amministrazione Comunale prosegue ancora più duramente.
Non è infatti la prima volta che il Movimento 5 Stelle si trova in conflitto con chi governa la città di Aprilia.
La reazione del gruppo Aprilia Civica non usa mezzi termini:
“È da rilevare, tuttavia – prosegue la nota – come solo in campagna elettorale qualcuno abbia iniziato occuparsi di Aprilia.
Di cui prima forse neppure sapeva dell’esistenza.
È evidente che Roberta Lombardi, pur candidandosi alla Presidenza della Regione Lazio, non conosce la realtà della nostra Città.
La quale è da sempre orientata alla legalità, alla sana convivenza civile, all’accoglienza e al multiculturalismo.
E sicuramente preoccupata per gli episodi criminali che, di rado, sconvolgono la quotidianità.
Rivendichiamo che in tutti i fatti di cronaca che hanno colpito la nostra comunità, in tutti gli episodi citati dall’interrogazione, l’Amministrazione ha sempre collaborato con le forze dell’ordine e gli inquirenti.
Nell’obiettivo comune di giustizia e salute pubblica.
Così come quotidianamente sosteniamo e promuoviamo progetti scolastici per l’educazione alla legalità.
E siamo al fianco delle Associazioni cittadine nel loro percorso di buone pratiche di viver civile.
Dopo il caso del Sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ha invocato la realizzazione di una discarica ad Aprilia per accogliere i rifiuti della capitale, questo è il secondo attacco frontale che un movimento politico nazionale muove nei confronti della Città di Aprilia.
E probabilmente tutto ciò non ha precedenti.
Addirittura, il M5S ha presentato interrogazioni sulla bonifica di un sito inquinato sulla Nettunense ad Aprilia.
Ma non ha pensato ad un’iniziativa politica analoga per la mancata bonifica del sito Eco X di Pomezia, devastato da un incendio.
Probabilmente per non disturbare un Sindaco della loro stessa appartenenza politica.
Non vogliamo credere che, al fine di giovare alla campagna elettorale per le Regionali, il Movimento che fa capo al candidato Presidente Roberta Lombardi voglia dare ad Aprilia il ruolo della Gomorra laziale.
Sarebbe uno schiaffo alla Città che da parte nostra non sarà democraticamente consentito“.
di Massimo Pacetti