Aprilia in Prima Linea torna di nuovo ad occuparsi di Casello 45.
Il movimento guidato da Sabrina Esposito Montefusco e da Emanuele Campilongo focalizza la sua attenzione sul ricorso al TAR (respinto) effettuato dall’Amministrazione.
Un’azione che non ha portato frutti e che è stato solo un
“tentativo del Comune di gettare fumo negli occhi della cittadinanza.
Infatti – ribadiscono da APL – non è certo il blocco dei lavori che i cittadini chiedono.
Ma altresì la possibilità di avere l’apertura di una strada momentanea nel frattempo che i lavori per l’importante infrastruttura viaria partano e si concludano.
Sono anni che i cittadini aspettano quei lavori.
Anni nei quali l’Amministrazione ben conosceva la questione e poteva, anzi doveva, trovare una soluzione per tempo.
La dirigenza di Ferrovie dello Stato aveva invitato il Comune a prendere in esame la situazione.
A nostro sapere, l’ultima comunicazione in tal senso è del gennaio di quest’anno.
E non sono mancate le riunioni con la presenza di membri “tuttologi” della maggioranza alla guida della città.
Ma visto l’esito della situazione riteniamo che forse erano distratti.
Intanto – prosegue la nota – questa storia del ricorso al Tar ha evidenziato ancora lo sperpero di denaro pubblico in inutili ricorsi, spese legali e arzigogoli vari.
Che potevano essere abbondantemente risparmiati con una buone dose di tempismo e di umiltà.
Tale cortocircuito è frutto dell’impreparazione e della mancanza di volontà di questa Amministrazione”.
Per chiarire meglio il proprio pensiero, il movimento ricorda anche un precedente intervento dell’Amministrazione.
Nel quale la Giunta dimostrò ben altra risolutezza nella propria azione:
“Ben altra tigna – ricorda infatti Emanuele Campilongo, firmatario della nota – e determinazione essi hanno dimostrato ad esempio per la lottizzazione di Via Enna, di recente tornata alla ribalta.
Infatti sembra che la volontà di agire sia direttamente proporzionale alle cubature in ballo nei singoli progetti.
Nel frattempo, la comunità di Casello 45 si tiene per intero i “cocci” di questo pasticcio, che rischia di avere pesanti ricadute anche dal punto di vista occupazionale.
Se ci mettiamo che questa zona di Aprilia come altre del resto, attende da tempo immemore le fogne e altri servizi, oggetto di tante chiacchiere da campagna elettorale ma di pochi fatti concreti, il quadro della situazione è devastante.
Solitamente chi ha la coscienza di essere indietro, deve correre per recuperare il tempo perduto.
Mentre Aprilia è spaventosamente ferma con le quattro frecce da troppi anni, a causa di un malgoverno ormai sotto gli occhi di tutti.
Manca poco però alla nuova tornata elettorale.
In cui cittadini stanchi e arrabbiati avranno almeno la soddisfazione di manifestare il proprio dissenso verso chi ha tanto ben parlato ma altrettanto mal operato”.
di Massimo Pacetti