Questione Asam, Porcelli: “Multiservizi gestita come un’azienda di famiglia”

Il Consigliere d’Opposizione Porcelli denuncia i “metodi di gestione clientelare” e i “criteri di assunzione basati sul nepotismo”.

«Se la verifica sulla Asam è da considerarsi ancora in corso, così afferma il sindaco nella risposta alla mia interrogazione del 3 novembre, come mai il Comune di Aprilia lascia inalterate le irregolarità e decide di ricorrere alla liquidazione? Semplice il sindaco Terra sa benissimo che la procedura di liquidazione è stata utile ad evitare l’intervento della Corte dei Conti, organo che non è in alcun modo vincolato ad intervenire – salvo esposti o segnalazioni – di fronte alla decisione di un’amministrazione di chiudere un’azienda municipalizzata. Questione che ho più volte messo in evidenza in consiglio comunale e sulla quale oggi, giunge conferma per iscritto. Ricordando sempre che alla Corte dei Conti spetta accertare responsabilità di natura contabile, che magari con un bel colpo di spugna si fanno ricadere sui cittadini come purtroppo è già accaduto per quanto  riguarda gli oneri con gli enti previdenziali e l’Agenzia delle Entrate, mentre alla Procura della Repubblica di Latina spetta individuare altri tipi di reati come stabilire chi e come ha provocato un debito di oltre 3 milioni di euro per fatture non riconosciute, dunque inesigibili e anche queste a carico della collettività».

Il consigliere comunale di Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, interviene sulla vicenda Asam dopo la risposta che le è stata consegnata il 21 dicembre scorso ad una interrogazione inoltrata il 3 novembre. «Sorvoliamo le date e le scadenze, che evidentemente per più di qualcuno rappresentano un optional, ma non posso non chiedermi come mai a distanza di un anno dall’invio di quelle deduzioni da parte del Mef, l’azienda Multiservizi non abbia ancora provveduto a rispondere. Ricordo che nell’imminenza del “polverone” sollevato dall’invio della relazione ispettiva, si svolse anche una commissione nella quale si illustravano le controdeduzioni che l’amministrazione (?) avrebbe inviato al Mef.  Ebbene dopo un anno il sindaco Terra ci dice di aver tirato le orecchie all’Asam perché non ha ancora provveduto ad inviare le controdeduzioni: tanto che adesso, non sappiamo se per manifesta incapacità dell’attuale dirigenza, sembra sia stato incaricato di scrivere la relazione il collegio dei liquidatori. Evidentemente chi ci amministra è convinto di poterla dare a bere a tutti così come è abituato a darla a bere ai suoi consiglieri di maggioranza, i quali si recano in pellegrinaggio all’Asam a dare auguri e a rassicurare i dipendenti come se nulla fosse. Se non fossimo in campagna elettorale meriterebbero anche un bell’applauso per il buon gusto». 

Cons.Porcelli

Il consigliere Porcelli evidenzia anche il continuo ricorso ad incarichi esterni – l’ultimo conferito ad un avvocato, Dario Scimè per gestire le relazioni industriali con le organizzazioni sindacali per la modica cifra di 11.346 euro – rispetto al quale risponde il sindaco «fino alla chiusura della fase di liquidazione l’Asam gestirà i contratti di lavoro dipendente del personale necessario allo svolgimento dei servizi affidati». «Insomma, anche in questo caso il rilievo specifico del Mef – commenta il consigliere di Primavera Apriliana – non ha sortito effetto sulla maggioranza del sindaco Terra, ad eccezione del debito relativo ai ticket dei parcheggi – evidenziato anche questo dal Ministero delle Finanze – tutto il resto è rimasto invariato, quindi straordinari, stipendi gonfiati, buoni benzina e tutta l’allegra spesa della Multiservizi è esattamente identica». Per quanto riguarda la questione delle funzioni sovrapponibili tra il direttore generale e il Collegio dei Liquidatori, due organi che percepiscono compensi, il sindaco ci tiene a dire che l’ipotesi di doppia erogazione di stipendi non sussiste se non nel senso da me inteso poiché ciascun organo avrebbe competenze diverse.

«Credo che una siffatta spiegazione, giunta addirittura fuori il tempo massimo previsto dal regolamento, serva a giustificare in maniera maldestra le vicende politiche della giunta Terra e che nulla hanno a che fare con il Mef, la Corte dei Conti e la buona amministrazione dell’azienda e delle casse comunali. Gli incarichi all’Asam servono per garantire alcuni gruppi che compongono la maggioranza Terra, tutto qua mentre il Ministero delle Finanze ha evidenziato una gestione fallimentare che, a suo tempo, avrebbe dovuto sollevare la classe politica se avesse esercitato con correttezza e trasparenza il compito di controllo. Mi riferisco alla classe politica, tutta, che dal 2003 ad oggi ha gestito la Multiservizi come un’azienda di famiglia, stabilendo metodi di gestione clientelari e criteri di assunzione basati sul nepotismo che perpetrate nel tempo hanno portato la società sull’orlo del baratro e nonostante i cittadini di Aprilia abbiano pagato 15 milioni di euro per coprire i debiti di gestione scellerata. Queste cose mi indignano, mi auguro indignino anche tutti quei cittadini che pagano le tasse per avere una città degnamente amministrata»

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