Neanche Aprilia è sfuggita alle polemiche sui sacchetti biodegradabili a pagamento.
L‘introduzione delle buste per frutta e verdura viene salutata da pochi come un segnale positivo per l’ambiente.
In molti, infatti, vedono soltanto l’aspetto economico a vantaggio delle ditte produttrici dei sacchetti:
“potevano fare come per le buste della spesa – scrive un apriliano sui social – te le porti e le riutilizzi.
E invece qualcheduno evidentemente ci guadagnerà sopra a spese nostre”.
Molte le letture politiche della scelta fatta dal Governo in questo inizio di 2018.
Tanti infatti hanno cavalcato l’onda delle polemiche nate a livello nazionale sui presunti rapporti tra il PD e la manager dell’azienda che produce i sacchetti della discordia:
“Regalino all’amica della Leopolda – scrive un altro concittadino – e del PD.
Altro che salvaguardia dell’ambiente”.
Ma sono anche altri i rilievi di tipo politico avanzati sulla questione delle buste bio.
Qualcuno solleva infatti obiezioni sulla troppa attenzione dedicata al tema, dimenticandosi però di altre situazioni gravi che si vivono in tutto il Paese:
“Visto che questi pseudo politici stanno in piena campagna elettorale – è un altro dei commenti pubblicati – per farci dimenticare i terremotati sotto la neve, i clandestini in hotel.
E non aggiungo altro.
Hanno studiato bene la situazione”.
Ovviamente ci sono anche scettici che cercano di smascherare problemi rimasti comunque irrisolti:
“quello che la gente non capisce – si legge sullo stesso gruppo social – è qui è tutto confezionato con la plastica”.
E anche chi decide di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte:
“Aumento autostrade, aumento ticket, aumento luce, gas, aumento taxi, aumento assicurazioni, aumento movimenti postali e bancari, e rompete per le bustine.
Posso capire un povero disgraziato senza una lira, ma sentire lamentele per 2 centesimi da chi poi compra iPhone X da 800 euro…”.
Insomma, ad Aprilia ce n’è per tutti i gusti.
di Massimo Pacetti