Si è conclusa oggi la nona edizione di Birraio dell’Anno al teatro ObiHall di Firenze, manifestazione ideata e organizzato dal network Fermento Birra, il premio, che riconosce il miglior artigiano della birra italiana. Il vincitore 2017 è di Biella, Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo, mentre tra gli emergenti vince un birrificio romano di Giovanni Faenza, Ritual Lab.
L’evento è una “vetrina” per un settore che vanta eccellenze riconosciute e apprezzate a livello internazionale, un doveroso tributo a prodotti artigianali unici nati dalla maestria e dalla creatività dei nostri birrai, che durante la tre giorni saranno presenti all’evento pronti a raccontare la loro passione attraverso le loro birre. Un premio unico nel suo genere che vuol riconoscere un birraio in carne ed ossa per il lavoro svolto nel corso di un intero anno, ben consapevoli dell’intimo legame tra birra artigianale e produttore.
A differenza dei classici riconoscimenti, non intende valutare la bontà di una birra in un preciso momento, ma piuttosto la bravura tecnica del birraio, la sua filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti in un intero anno.
Presenti all’evento tre birrifici romani e uno Pontino: Vento Forte, Rebel’s, Ritual Lab e il Pontino East Side.
“Ci troviamo nella periferia romana – racconta uno dei titolari del birrificio Rebel’s, Riccardo Di Pofio – zona Divino Amore, la produzione è iniziata nel marzo 2016 e la vendita da maggio 2016, siamo un’attività giovane gestita da giovani con la passione per questo settore. Abbiamo voluto avviare un birrificio vicino la città per coinvolgere sempre di più gli utenti ad avvicinarsi a questo affascinante mondo”.
Ritual Lab da due anni sul mercato vincitori del premio “Birraio emergente” la loro produzione spazia dal classico tedesco alle birre dove la presenza del luppolo è esplosiva senza esagerare. Per le birre in stile internazionale come la Ipa i luppoli provengono dall’America e Australia, mentre per le tedesche usano luppoli europei.
Il birrificio EastSide di Latina è aperto da tre anni, ma i titolari producevano già da due anni birra in un impianto di Benevento. “Produciamo circa 20 birre differenti durante tutto l’anno – spiega il titolare di EastSide, Luciano Landolfi – tutta birra artigianale in stile americano. Birre luppolate e abbastanza amare, ma lavoriamo anche birre belghe, poi facciamo alcune contaminazioni per produrre birre acide con la frutta etc.”.
Accanto alle birre lo street food di qualità con prodotti locali e non ma tutti rigorosamente biologici.
Una manifestazione ben organizzata e coinvolgente per gli appassionati del mondo birraio e non solo, un’occasione per trascorrere un fine settimana all’insegna del gusto e della qualità.