L’uva buona per i malati di cuore e gli allergici. Una delle tendenze più in voga nel mondo delle cure di benessere e di estetica è la vinoterapia
Bella da vedere e buona da mangiare, ma anche amica della salute e della bellezza. Per avere una mini-farmacia a portata di mano non serve andare dal medico, basta fare un salto dal fruttivendolo. Un acino d’uva, infatti, ha enormi qualità benefiche per il nostro organismo. Nella polpa troviamo grandi quantità di glucosio e saccarosio, zuccheri facilmente assimilabili che danno immediatamente energia e rendono l’uva un alimento perfetto e non pesante per tutti, in particolare per i bambini. La spremitura dei semi dà un olio ricco di acidi grassi polinsaturi che aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
Le vitamine (A, C, PP,B1, B2) che l`uva contiene, e i molti sali minerali come il sodio, il calcio, il potassio, il magnesio, lo iodio, il fosforo e il ferro esercitano una benefica azione sulla pelle e sui capelli, oltre ad avere effetti antinvecchiamento e anti-radicali liberi. Il potassio, in particolare, rende l`uva diuretica e purificante, risultando utile ai neuropatici e ai malati di cuore che tendono allo scompenso. Il suo potere lassativo lo conosciamo bene: bucce e semi sono ricchi di fibre che stimolano l’intestino e ti aiutano ad essere più regolare. Ma forse molti non sanno che l’uva può dare una mano a combattere le allergie. Secondo lo studio condotto nell’isola di Creta da un gruppo di ricercatori del National Heart and Lung Institute di Londra, frutta e verdura fresche, mangiate ogni giorno. Sono uno degli strumenti più potenti per creare tolleranza immunologica e controllare asma, rinite e altri sintomi da ipersensibilità. La cura dell’uva è doppiamente benefica sul nostro organismo, sia per la salute che in vista di un dimagrimento.
Gli effetti tonificanti su tutto l’organismo sono evidenti dopo pochi giorni di cura: per le proprietà disintossicanti e digestive dell’uva, il fegato lavora meglio e la digestione diventa regolare; la pelle risulta più pura e tonica, più splendente, i capelli si rinforzano e si rivitalizzano.
Rossa o bianca non fa differenza: le proprietà sono praticamente le stesse, anche se l’uva rossa è più ricca di ferro ed è per questo raccomandabile per le persone anemiche. Le risorse dell’uva erano già note ad Arabi, Romani e Greci, che utilizzavano l’ampeloterapia o ‘cura dell’uva’ (dal greco ‘ampelos’, che significa “vite”), un trattamento che utilizzava l’uva come alimento principale per alcuni giorni con l’obiettivo di depurare l’organismo.
L’uva nasconde virtù terapeutiche ineguagliabili, un elisir di bellezza e relax, che permette di depurarsi dagli stravizi dell’estate. Tempi duri insomma per il vecchio detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Gli antiossidanti contenuti nel succo d’ uva sono decisamente più attivi ed efficaci, con una proprietà extra: aiutano anche a perdere peso.
La sostanza più importante presente nell’uva è il Resveratrolo, e se non fosse per l’ alcool anche il vino rosso sarebbe uno dei suoi massimi contenitori. Il resveratrolo è un grande amico della bellezza delle donne: migliora il metabolismo degli zuccheri, svolge un’ azione antiossidante generale, rende la pelle luminosa e giovane. I tesori salutari contenuti nell’uva – e trasferiti in parte anche nel vino – non si limitano agli effetti “per via interna”, ma possono produrre grandi benefici anche “per uso esterno”. Da non molti anni sono usciti in commercio tanti prodotti cosmetici a base d’estratti di vite, di uva, di vinaccioli, dagli effetti astringenti e rinforzanti per l’epidermide e la microcircolazione capillare, senza contare l’azione di barriera contro gli agenti atmosferici e protettiva contro i micidiali radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento della pelle. Ma l’uso cosmetico dell’uva non si ferma qui. Una delle tendenze più in voga nel mondo delle cure di benessere e di estetica è la vinoterapia, anche se il termine non sarebbe del tutto corretto. Non si tratta, infatti, di fare una cura a base di vino, ma a base di uva per uso esterno. La vinoterapia è nata in Francia, nella zona di Bordeaux per iniziativa di Mathilde Cathiard, figlia dei proprietari dei vigneti Chateaux Smith Haut-Lafitte, che ha pensato di utilizzare l’uva come la talassoterapia e le cure termali tradizionali utilizzano acqua, fanghi, erbe ed oli aromatici. Estrosi figli di Bacco e vanitose cultrici del divino nettare si mettano in fila nelle beauty farm più alla moda per affidarsi alle cure di energici massaggiatori ed essere cosparsi di Lambrusco o fare il bagno in un profumato Dolcetto. Un’ottima occasione per un weekend “diverso” all’insegna di un’antica e affascinante tradizione di campagna. Molti i centri termali e le Spa che offrono in questo inizio d’autunno trattamenti all’uva e vinoterapia.