Nuovo botta e risposta tra Rida Ambiente e politica apriliana.
Il fronte del ristoro riaperto proprio ieri dal Consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli è il nuovo terreno di scontro tra l’azienda e la pubblica amministrazione.
La risposta dell’Amministratore Fabio Altissimi, infatti, non è rivolta solo alla candidata sindaco, ma anche a quello in carica, che nei giorni scorsi ha ipotizzato un ricorso ai tribunali per riscuotere i due anni di arretrati da Rida:
“Tornano ad attaccare in tandem, nonostante siano avversari politici.
La strana coppia formata dal sindaco ex civico (ora dichiaratamente sostenitore del Pd di Zingaretti) Antonio Terra e il consigliere di opposizione Carmen Porcelli.
Ci fa piacere – ironizza Altissimi – che si torni a parlare di ristoro proprio sotto elezioni.
Peccato che anche questa volta lo si faccia sottacendo elementi importanti della vicenda.
Colti in parte solo da Carmen Porcelli, ma ovviamente alla fine del suo lungo aspro comunicato”.
Il patron Rida si riferisce alle promesse del Sindaco Terra sull’utilizzo dei soldi derivati dal versamento del ristoro per migliorare la vivibilità del quartiere Sacida.
Lavori che, ad oggi, non sono neanche partiti:
“Il quartiere manca ancora di acqua potabile, rete fognante e si regge su strade che definire tali appare molto generoso.
Porcelli e Terra invocano la Corte dei Conti?
Va benissimo – è la risposta di Rida – ma forse è bene che prima i magistrati vadano in Comune per verificare come sono stati spesi i soldi già versati.
Forse è per questo, citiamo Porcelli, che il sindaco si limita “ad annunciare una diffida” senza prendere provvedimenti immediati”.
L’ultima considerazione dell’Amministratore di Rida Ambiente lascia riflettere.
La convinzione di Altissimi, infatti, è che debbano essere i giudici
“a decidere se e a chi il benefit debba essere versato”.
Dunque, contrariamente a quanto sostenuto dagli amministratori, maggioranza ed opposizione, dalle sue parole sembrerebbe che il ristoro non sia un obbligo di legge.
O, almeno, non lo sia versarlo nelle casse del Comune.
Questa, nel dettaglio, la posizione di Rida:
“Si tratta di soldi sborsati dai Comuni che conferiscono in un impianto industriale come altri ce ne sono ad Aprilia, non in una discarica.
Comuni diversi da quello che ospita l’impianto.
Soldi dei cittadini insomma, e che quindi ai cittadini, sotto forma di servizi, dovrebbero tornare.
Cosa che almeno nel quartiere Sacida non sembra essere accaduto.
In quel quartiere gli unici soldi spesi in servizi e ristrutturazioni, circa 500 mila euro, sono stati quelli di Rida Ambiente.
Noi comunque abbiamo le spalle larghe e siamo fiduciosi nella legge e soprattutto nella magistratura.
Alla quale non a caso ci siamo rivolti noi per primi (circostanza che Sindaco e Consigliera singolarmente tacciono), proprio affinché siano i giudici a stabilire se e a chi il benefit debba essere versato”.
di Massimo Pacetti