Non c’è dubbio che lo studio epidemiologico sia arrivato con molto ritardo rispetto a quanto atteso.
Ma i risultati dell’indagine presentati pochi giorni fa in Comune vengono comunque ritenuti “fondamentali” da ampie fette della maggioranza.
A partire dal Movimento L’Altra Faccia della Politica, che descrive lo studio epidemiologico come la
“fotografia esatta dello stato di salute di cittadini e dei territori dell’intera municipalità.
Lo studio Epidemiologico – secondo il gruppo di maggioranza – arricchisce così le prerogative dell’azione amministrativa.
E getta le basi per impostare, finalmente, uno sviluppo equilibrato del territorio.
Permettendo nel contempo di correggere, nel breve e nel lungo periodo, errori strutturali commessi in passato dal punto di vista igienico-sanitario”.
Inoltre, sarà proprio l’indagine epidemiologica a fare da base per le successive azioni del governo cittadino in fatto di sanità:
“Lo studio – proseguono dal movimento – modulerà negli anni l’azione sia dell’amministrazione comunale che della Asl competente.
Il risanamento del territorio periferico ad esempio, alla luce dei dati, diventa di importanza prioritaria.
Esistono zone esposte a rischi maggiori, sulle quali le prossime amministrazioni comunali dovranno obbligatoriamente lavorare.
Lo studio epidemiologico, inoltre, rappresenta un atto autorevole, che garantisce la percezione chiara del fabbisogno sanitario della comunità.
Uno strumento che permetterà all’azienda sanitaria pubblica di organizzare i servizi da erogare ai cittadini.
E di stabilire nelle circostanze organizzative priorità di spesa e di intervento“.
di Massimo Pacetti