Aprivano mutui con false identità senza pagare le rate: arrestati in dieci

L’associazione criminale è stata sgominata dalla Guardia di Finanza di Roma. Dei dieci arrestati nove sono in carcere, uno ai domiciliari

Dieci persone sono state arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza di Roma nell’ambito dell’operazione Colpo Gobbo.

L’associazione per delinquere ha operato tra il 2014 ed il 2016 diverse transazioni illegali, utilizzando sempre lo stesso metodo.

Grazie a dei documenti falsi, si presentavano a banche e notai come proprietari di immobili realmente in vendita nella Capitale.

Dopo aver ottenuto l’accensione dei mutui, prendevano i soldi e facevano perdere le loro tracce.

Le banche avvertivano le autorità quando, richieste le somme dovute ai presunti concessionari del prestito, essi si mostravano completamente ignari dell’accaduto.

Il totale ottenuto tramite questi raggiri si aggira intorno ai 650.000 €, anche se altri colpi sono stati messi a segno.

Come ad esempio quello del 2015, quando furono scoperti i falsi destinatari di un mutuo da 150.000 euro.

Inoltre, è stato ricollegato alla gang anche un altro prestito da 45.000 €, colpo però non andato a buon fine.

A capo della banda c’erano il 50enne Pietro Vecchiarelli ed una donna di 51 anni, Emanuela Cerasa.

In manette con loro sono finiti Tiziana Napoleoni, Valentina Silvestri, Fabio Massetti, Mauro D’Obici, Manuela Accardo.

A fornire i documenti era un pregiudicato già noto per la sua attività di falsificatore, Giuseppe Carlostella detto Zibibbo.

L’unico componente della banda ad aver ottenuto i domiciliari è Maurizio Maccari, mentre tutti gli altri sono finiti dietro le sbarre.

FOTO: PAOLA LIBRALATO

di Massimo Pacetti

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