Ermete Fontanili, un medico eroe

Il diario di guerra di Ernesto Bonacini racconta la figura del medico che non abbandonò i malati di Agrinion. “Un Ricordo per la Pace” omaggia il dott. Ermete Fontanili

I soldati al fronte ripongono le loro speranze di tornare a casa in una figura in particolare: quella del medico.

Dal diario di guerra di Ernesto Bonacini, padre dell’attuale Presidentessa dell’Associazione “Un Ricordo per la Pace” Elisa, emerge la figura di un medico in particolare: il dottor Ermete Fontanili.

Inviato in Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale, Ernesto Bonacini si trovò costretto al ricovero all’ospedale militare di Agrninion, dove conobbe il suo conterraneo Fontanili.

Entrambi, infatti, erano originari dell’Emilia Romagna.

Così ne racconta l’operato all’interno dell’ospedale il soldato Bonacini:

“Agrinion 10 settembre 1943. (…… )

Un solo medico merita di essere citato, il dottor Fontanili di Reggiolo al quale la mia riconoscenza rimarrà indelebile. Egli mentre i suoi colleghi gironzolavano per le strade di Agrinion cercando qualche avventuretta galante, si prodigava con qualsiasi mezzo al fine che ai suoi ammalati nulla venisse a mancare.

Molto mi piace seguirlo nella sue  visite, egli ha per tutti una parola di conforto e medicando le lacere carni ha un non so che di materno che meraviglia. Se tutti i medici italiani si fossero comportati come lui, molti dei nostri soldati avrebbero forse riabbracciato i propri cari“.

Un racconto che la signora Elisa Bonacini ha inviato al quotidiano emiliano “Il Resto del Carlino”, e che è arrivato agli occhi della famiglia Fontanili.

“Dopo le pubblicazioni – racconta la responsabile dell’Associazione “Un Ricordo per la Pace – sono stata contattata dal figlio.

Il dott. Maurizio Fontanili, classe 1937, è un ex primario medico ed ex presidente della Provincia di Mantova per due mandati.

A 30 anni dalla morte di mio padre, mi ha detto, leggere a sorpresa l’articolo sul Resto del Carlino ha fatto andare me e le mie sorelle in brodo di giuggiole“.

Il dott. Ermete Fontanili, in quei duri anni di guerra, all’interno dell’ospedale militare svolgeva semplicemente il suo lavoro.

Ed è soprattutto per questo, e per aver continuato a farlo in terra divenuta nemica dopo l’8 settembre 1943, che si può considerarlo un eroe.

di Massimo Pacetti

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