Storie di migrazioni e il diritto all’asilo, convegno dell’ANPI alla Sala Manzù

L’ANPI, associazione nazionale partigiani italiani, ha tenuto nel pomeriggio di ieri un incontro presso la sala Manzù sul tema delle migrazioni e della protezione internazionale.

“Storie di migrazioni, il diritto all’asilo e alla protezione internazionale”, questo il nome del convegno tenuto dall’ANPI, associazione nazionale partigiani italiani, di Aprilia nella giornata di ieri presso la Sala Manzù della biblioteca comunale. L’incontro, iniziato intorno le 18:00, è stato presentato dall’ex professore, nonché presidente dell’ANPI Aprilia, Filippo Fasano. Si è parlato di migranti e del diritto all’asilo, diritto fondamentale dell’uomo riconosciuto dalla nostra Costituzione.

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L’articolo 10, terzo comma, della Costituzione prevede infatti che lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. L’istituto del diritto di asilo non coincide con quello del riconoscimento dello status di rifugiato, per il quale non è sufficiente che nel Paese di origine siano generalmente conculcate le libertà fondamentali, ma il singolo richiedente deve aver subito, o avere il fondato timore di poter subire, specifici atti di persecuzione.

Al convegno sono intervenuti anche Marco Procaccini dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – UNHCR e Rita Antonelli, della Caritas. All’entrata della Sala Manzù è stato allestito un banchetto dove, chi interessato, ha firmato un appello dal nome “Mai più fascismi” rivolto a tutte le istituzioni democratiche. Si legge:

Qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia. Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono il virus della violenza, della discriminazione, dell’odio […] del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali. […] Per questo uniti chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge […] e come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale, invitiamo a sottoscrivere questo appello […].

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