La vicenda dei tre ragazzi che hanno sparato ad un uomo da una finestra anima il dibattito politico apriliano, attualmente in stasi per le ferie estive.
Dopo i Consiglieri Lombardi e Zingaretti, anche la Lega scende in campo per condannare l’episodio, individuandone anche la possibile causa.
A differenza della comunità camerunese che ha parlato di “intolleranza”, secondo la Lega il problema è la mancanza di sicurezza in città, e non il presunto razzismo degli apriliani:
Non possiamo non constatare – scrivono i responsabili del gruppo – come la dinamica stessa dei fatti dimostri che Aprilia non è affatto una città razzista.
L’uomo ferito è stato prontamente soccorso e medicato da persone che non hanno esitato neanche un secondo ad assistere una persona in difficoltà.
Per questo, rispediamo al mittente le accuse di chi ha voluto intravedere un mandante politico anche dove non c’era.
Di chi ha voluto fare di tutta l’erba un fascio strumentalizzando un fatto di cronaca.
Crediamo piuttosto che la risonanza mediatica data a episodi avvenuti in altre città possa aver giocato un ruolo importante, alimentando lo spirito di emulazione in soggetti che, a discapito della giovane età, non dimostrano di coltivare i valori e i sani principi che distinguono una società civile dalla barbarie.
Caricare di significati politici un gesto deprecabile, come quello avvenuto nelle scorse ore, significa solo spostare l’attenzione e non affrontare i problemi reali.
È ormai evidente da tempo che il territorio di Aprilia è fuori controllo, manca la sicurezza.
La Lega torna dunque a mettere in evidenza quanto affermato nell’ultima campagna elettorale: ad Aprilia va incrementato il livello di sicurezza e di controllo.
Un tema su cui l’Amministrazione appena riconfermata è stata duramente criticata negli scorsi mesi e, dopo i recenti fatti, ripresa di nuovo in questo periodo:
Minimizzare l’accaduto – concludono dalla sede apriliana del Carroccio – è un grave errore che amministratori competenti non possono commettere.
L’unico atteggiamento possibile è prendere atto di ciò che accade, rimboccarsi le maniche e lavorare per trasformare la città in un luogo migliore e più sicuro.
di Massimo Pacetti