È dello scorso 13 settembre la sentenza del Consiglio di Stato che annulla la gara d’appalto per la costruzione dell’autostrada Roma-Latina.
Ad esultare per questo provvedimento sono i Comitati No Corridoio Roma-Latina e No Bretella Cisterna- Valmontone.
Questo provvedimento, infatti, lascia “liberi” i 468 milioni di € impegnati per il progetto della nuova autostrada, permettendo così di avere risorse per la messa in sicurezza dell’arteria esistente, ovvero la Pontina:
Quale miglior occasione – spiegano i due gruppi in una nota – per annullare definitivamente il progetto.
E stornare/usare i 468 milioni di euro per adeguare in sicurezza tutta la Via Pontina, che non può aspettare un altro decennio, visto la pericolosità e le sue condizioni precarie.
Ci sono le nostre proposte alternative.
C’è la proposta dell’ANCE-ACER, che in tre anni dall’inizio del cantiere potrà consegnare una strada ottimizzata e senza pedaggio.
Inoltre, l’intermodalità con il ferro è un’opera fondamentale per ridurre il traffico privato su gomma, al fine di ridurre le drastiche interminabili file.
Questa sentenza può consentire al Ministro Toninelli, se avrà la volontà politica-amministrativa, di spostare risorse economiche meno costose e veramente utili.
A beneficio della collettività e non dei soliti prenditori privati.
Per questo motivo ribadiamo la necessità, ancor più urgente, di avere un incontro ufficiale al Ministero delle Infrastrutture, come da noi richiesto il 21 Giugno 2018.
Di diverso avviso, sempre stando ai due Comitati, sarebbe il Presidente della regione Lazio Zingaretti, che vorrebbe procedere con un progetto
in house
cioè con soldi pubblici, alla realizzazione della nuova autostrada.
La querelle, nonostante la sentenza del tribunale, non è ancora chiusa.
di Massimo Pacetti