La scelta dell’ANPI di non presenziare alla Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate di ieri non è piaciuta al gruppo apriliano del Blocco Studentesco.
Al di là dell’ideologia politica contrapposta dei due movimenti, il referente Sergio Filacchioni attacca piuttosto la scelta di disertare un appuntamento di questo tipo:
Davanti a giornate come questa – spiega in una nota – non esistono opinioni.
Davanti al sangue versato non ci dovrebbero essere ‘io penso’, ‘io voglio’, ‘a noi non piace’.
Gli uomini tumulati al Redipuglia non meritano questo insopportabile egoismo.
Se non si vuole celebrare, è giusto mettersi da parte ed è giusto fare silenzio.
Al giorno d’oggi può avere lo stesso significato di un fiore.
Non pretendiamo certo che l’Anpi porti le sue bandiere insieme alle nostre.
Se non partecipa fa bene.
Ma farebbe bene anche a tacere e non usare quei soldati, di cui loro rappresentano l’antitesi, come sgabello della loro arrogante propaganda politica.
I toni utilizzati in altri passaggi, più strettamente legati all’ideologia politica, si fanno ancora più duri, segnalando il profondo malcontento del movimento per quanto espresso dall’ANPI nella sua motivazione di rinuncia a presenziale agli eventi di ieri.
L’inevitabile scontro si è dunque consumato.
di Massimo Pacetti