Tra il pubblico alcuni sindaci dell’hinterland che hanno espresso alla collega Virginia Raggi le serie preoccupazioni per l’arrivo in provincia di nuove discariche. Presente, tra di essi, il capo dell’amministrazione di Latina Damiano Coletta. Assente l’amministrazione di Aprilia.
Attimi di tensione ieri in Campidoglio durante il Consiglio che, di fatto, segue il grave episodio dell’incendio che ha distrutto l’impianto del Salario di trattamento dei rifiuti, che ha causato un aggravamento dell’emergenza rifiuti. Tra proteste del pubblico (presenti anche i rappresentanti di qualche Municipio periferico), contestazioni al sindaco Raggi, addirittura la seduta è stata interrotta più volte per far rasserenare gli animi. Il presidente del Consiglio comunale si è poi visto costretto ad espellere dall’aula consiliare alcuni consiglieri di opposizione.
Alla fine, Virginia Raggi ha provato la via della mediazione per riportare la calma annunciando la via dell’amministrazione, che non sarà, ha spiegato, quella di nuove discariche nelle province di Roma e Latina.
“Roma – ha detto Virginia Raggi – non vuole discariche e la Città Metropolitana non vuole discariche. Lo dico ai sindaci che sono qui: non vogliamo altre discariche. Mistificare la questione delle aree bianche non farà prendere più voti alle europee. Serve il coraggio di dire che è il momento di cambiare tutto. Io sono certa che i miei colleghi sindaci saranno solidali nel votare con noi in Città Metropolitana un atto in cui si dice che l’area metropolitana non vuole altre discariche o inceneritori. Qui abbiamo avuto Malagrotta e non vogliamo aprirne di nuove, noi no. Per far questo, però, dobbiamo andare tutti convintamente insieme in un’altra direzione. L’incendio del Tmb ha segnato un punto di svolta da cui non si torna indietro. Al suo posto ora ci sarà un centro direzionale Ama, l’area verrà restituita alla città”.
Puntare sulla raccolta differenziata e innovare il sistema di smaltimento dei rifiuti, ha concluso la Raggi, “non è facile, ma bisogna iniziare e questa amministrazione ha iniziato con molto coraggio. Abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora. Abbiamo scoperto che una percentuale tra il 25% e il 30% di utenti non pagava la Tari, stiamo andando a colpire gli utenti fantasma. Si deve fare di più, assessorato e azienda devono fare di più perché Roma merita di più”.
Giuseppe Zaccone