Si è svolto questa mattina l’incontro degli alunni delle classi terze dell’Istituto comprensivo Antonio Gramsci con il campione di canottaggo Alessio Sartori. Le numerose vittorie e la costante presenza negli anni a gran parte degli eventi nazionali e internazionali fanno di Alessio Sartori un mito del canottaggio italiano anche per i più piccoli che non hanno potuto assistere al suo “periodo d’oro”, ma che comunque considerano un esempio.
Nato a Terracina il 13 novembre 1976, inizia giovanissimo ad appassionarsi allo sport del remo, anche grazie al suo allenatore Lorenzo Gattuso delle Fiamme Gialle. I primi risultati non si fanno attendere: la prima vittoria arriva nel 1990 in occasione del Festival dei Giovani. Si aggiudica ben presto il Campionato Italiano Ragazzi in singolo a Piediluco e a Candia per due anni consecutivi. Nel 1992 ha partecipato al suo primo Mondiale, organizzato a Montreal dove ha sfiorato il podio nel doppio. Una carriera in rapida ascesa. Nel 1994 entra nel guinness dei primati della Federazione Italiana Canottaggio laureandosi due volte campione del mondo a poco più di un mese di distanza: in singolo ai Mondiali Junior di Monaco (Germania) il 7 agosto e in quattro di coppia Senior a Indianapolis (USA) il 18 settembre. Le soddisfazioni maggiori arrivano con il bronzo di Atene 2004 con l’amico Galtarossa (insieme argento e bronzo a Milano 2003 e Lucerna 2001) e l’argento nell’otto a Eton 2006. Alle olimpiadi di Londra 2012 conquista, invece, l’argento nel doppio insieme a Romano Battisti, unica medaglia della spedizione azzurra. Nella vita privata è un gigante buono, diventato per due volte papà di Matteo e Leonardo, dopo aver sposato Monica Bellini.
Dopo una breve presentazione del curriculum di Sartori, dei sui successi come delle sconfitte e una breve introduzione alla disciplina del canottaggio, durante l’evento i ragazzi hanno assistito alla proiezione di un breve filmato ed infine hanno avuto la possibiltà di porgere alcune domande al compione. Le domande principali rivolte dai ragazzi vertevano sulle motivazioni alla base della scelta di praticare la disciplina, curiosità sugli esordi, sui rapporti con l’allenatore, le difficoltà o i vantaggi nel conciliare studio e/o lavoro e allenamento, le differenze di vita rispetto ai propri coetanei, l’arricchmento personale derivante dalla pratica dello sport e del canottaggio in modo particolare.
All’incontro, organizzato dall’Istituto Gramsci, guidato dalla dirigente professoressa Maria Nostro e coordinato dagli insegnanti di Educazione Fisica, erano presenti il professor Fabrizio Malgari, delegato del Coni Point di Latina, la signora Tiziana Di Pietro, della segreteria del Coni Point di Latina e il fiduciario del Coni del Comune di Aprilia, architetto Demetrios Kornaropulos.
L’obiettivo dell’incontro è far comprendere ai giovani che un campione è innanzitutto una persona comune che, nel proprio vissuto, ha saputo prefiggersi degli obiettivi e modulare l’impegno in tale funzione, senza affrettare i tempi con la consapevolezza delle proprie possibilità e gestendo le proprie attività sociali, come le amicizie in funzione dell’obiettivo, magari a volte sacrificando qualche piacere. I ragazzi scopriranno come alla base del successo sportivo, come nella vita in generale, vi sia il rispetto delle regole ed i ruoli propri ed altrui, la capacità di operare scelte adeguate al raggiungimento degli obiettivi e di accettare le sconfitte e non sopravalutare i successi e gli eventi positivi. Insomma alcune delle ricette essenziali per uno sportivo e per sentirsi appagato e soddisfatto senza rimpianti.
Melania Limongelli