E’ stata archiviata ieri sera in piazza Roma non la migliore edizione in assoluto del Carnevale Apriliano, ma senza dubbio una di quelle che sarà ricordata per il coraggio dei carristi e per la scelta di temi originali e tecniche artistiche inedite.
Sono stati infatti i cinque carri allegori i protagonisti indiscussi della manifestazione più colorata e divertente dell’anno. I giganti di cartapesta, sempre attesi ed amati dalla comunità, hanno sfilato sopperendo anche all’assenza di molti gruppi mascherati, associazioni e scuole di danza che quest’anno non hanno risposto all’appello.
Ciò tuttavia non può fare parlare di edizione sottotono, anzi. Gli ingredienti per una festa spettacolare c’erano tutti: giornate quasi primaverili, originalità e curiosità suscitata dai carri, il tocco da maestro dei “big” della storia del Carnevale (Dino Massarenti, Claudio Cottiga, Antonio Monni, Felice Montani, gli straordinari collettivi rappresentati dal quartiere Primo, Toscanini, botteghe di Carroceto, Amici del Carnevale, Vallelata), costumi dei laboratori di sartoria (in particolare, la menzione d’onore va all’associazione Lo Scrigno e alla comunità indiana partecipante), entusiasmo dei partecipanti.
A vincere quest’anno, insomma, è stata l’armonia e lo spirito di collaborazione di tutti i carristi, gli artigiani e gli artefici tutti del Carnevale. Nelle botteghe come nei laboratori si lavora sempre con passione. L’apprezzamento, “social” ma anche numerico visto l’alto numero di presenze registrato in piazza nei giorni di festa, è stato davvero unanime. A vincere è stato il Carnevale.