Braccato per tre giorni, l’uomo è stato fermato dai Carabinieri di Aprilia. Per il violento colpo inferto all’addome della sua vittima, ora in prognosi riservata, l’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio
Epilogo del dramma sfiorato domenica pomeriggio, quando a seguito di una lite furibonda per strada, un uomo finì a terra gravemente ferito all’addome ed un altro si diede alla fuga. L’aggressore, braccato per tre giorni dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Aprilia, è stato finalmente rintracciato e assicurato alla giustizia.
La sua fuga si è conclusa con le manette attorno ai polsi alle 16 di ieri, al termine di una serrata attività investigativa. Si tratta di un 41enne, figlio della compagna dell’uomo aggredito, con il quale evidentemente non correva buon sangue a causa dell’occupazione di un’abitazione di famiglia. Questo sarebbe, secondo la ricostruzione il motivo scatenante della rissa che potrebbe avere conseguenze ancora più tragiche.
L’uomo ferito alla pancia da un punteruolo è stato infatti immediatamente soccorso dal 118 e trasferito presso la Casa di Cura Città di Aprilia, dove le sue condizioni si sono successivamente aggravate, tanto da indurre i medici a richiararlo in prognosi riservata.
Per questo motivo, la posizione dell’arrestato si aggrava di fronte alla giustizia. Ora il 41enne si trova presso la Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, laddove la Procura della Repubblica già gli ha contestato anche il reato di tentato omicidio aggravato, insieme a quello di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.