Hanno votato meno del 10% degli aventi diritto (la comunità apriliana di età compresa tra i 15 e i 25 anni), ovvero un numero inferiore al tetto che avrebbe assegnato la piena sufficienza alla macchina organizzativa del rinnovo del Consiglio Comunale dei Giovani di Aprilia.
In questi tre giorni (i primi due negli istituti scolastici superiori e questa mattina nei seggi allestiti in spazi pubblici cittadini) si sono recati alle urne 717 votanti su un totale di aventi diritto pari a 8501; a tanto ammonta la popolazione giovanile apriliana.
Calcolatrice alla mano, si tratta di una percentuale pari all’8,4%, pericolosamente sottosoglia rispetto sia alle previsioni, sia alle speranze, addirittura se il dato è paragonato alle due passate elezioni (2011 e 2015). A colpire maggiormente è la quota irrisoria (pari a soltanto poche unità) di studenti dell’ex Mattei nel cui istituto è stata allestita una sezione elettorale venerdì mattina.
Se questo è lo stato dell’arte, l’altro dato emerso è l’onda travolgente di un gruppo a dispetto degli altri due. Il movimento Rigenerazione Apriliana, dei 708 voti validi, se ne assicura 468 (il 67,4%). Al secondo posto la lista dei Leghisti Giovani (126 voti) e, per chiudere, Accademia Apriliana (88).
Con i due terzi dei suffragi, i primi della classe dovrebbero assicurarsi proporzionalmente i 2/3 degli scranni, eleggendo quindi 14 consiglieri su 21. Al momento, mancano i dati definitivi e le preferenze dei singoli candidati. Per l’assegnazione dei posti disponibili in Consiglio dei Giovani va anche considerata la carta d’identità di tutti gli eletti, perché una quota pari ad un terzo delle seggiole in Aula Consiliare è riservata ai minorenni.