Con il commercio via web sempre più in crescita e con numeri e fatturati sempre più da capogiro, è purtrooppo facile incappare ingenuamente nel rovescio della medaglia. Perché, dietro al click con il quale si dà il numero della proprio carta di credito ricaricabile, può nascondersi il truffatore del Duemila, ovvero quello che non usa più artifizi linguistici per imbonire e raggirare, ma si cela abilmente dietro l’e-commerce.
Occhio alla truffa, o meglio alla web-truffa, perché dietro ad ogni angolo di internet può esservi un’insidia nascosta.
L’ultimo episodio, in provincia di Latina, è capitato nel piccolo comune di San Felice Circeo, quando un uomo è stato truffato della ragguardevola somma di 680 euro, regolarmente pagate tramite una ricarica di Poste Pay, a fronte di un corrispettivo in merce, uno smartphone di ultima generazione che, purtroppo per il malcapitato, non è mai stato recapitato e, di conseguenza, mai giunto a destinazione.
Sono stati i Carabinieri di San Felice, a conclusione di una specifica attività investigativa, a risalire all’identità del novello Lupin. Si tratta di un 31enne di Torino, che è stato deferito in stato di libertà per il reato di truffa. L’uomo è stato abile, tramite il web, a farsi accreditare quella grossa somma in denaro dietro la falsa promessa del telefonino, che però non è mai passato di mano.