La fine di marzo ha visto svolgersi le elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Giovani per la terza volta dall’istituzione, nel 2011, dell’organo consultivo. Nonostante il grande impegno profuso dalle tre liste in corsa per le poltrone dell’aula consiliare, al termine dello scrutinio è stato registrato il peggior dato di affluenza in tutta la storia, seppur breve, del Consiglio. Infatti, di oltre 8.500 giovani residenti ad aprilia di età compresa fra i 15 ed i 25 anni, soltanto 760 sono stati quelli che nei tre giorni di voto si sono recati presso il seggio di appartenenza ad esprimere la propria preferenza.
Nello scorso weekend, in un incontro con il consigliere Zingaretti, è stato posto questo drammatico risultato sotto la lente d’ingrandimento per considerare ed affrontare le possibili ragioni di questo gravissimo disinteresse da parte della comunità giovanile del territorio. “Una delle possibili cause di una così scarsa partecipazione ad un evento che, almeno in teoria, dovrebbe avvicinare di molto i giovani al mondo della politica è da ritrovare nei precedenti Consigli. Infatti, nonostante il grande entusiasmo dei primi periodi successivi alle elezioni, l’impegno e la dedizione degli stessi Consiglieri sono stati fiaccati per i motivi più disparati. Ad esempio, la limitatezza dei mezzi a disposizione e del potere decisionale sono sicuramente da inserire fra i suddetti motivi” dichiara Zingaretti.
A seguire, il focus si sposta sul “ruolo che gli istituti scolastici apriliani hanno giocato nell’informazione dei giovani riguardo l’importanza di un impegno politico e sociale più vasto, che vada al di là della realtà di Aprilia. Scuole come il Liceo Meucci ed il Rosselli avrebbero dovuto quantomeno dare le informazioni di base ai ragazzi circa il funzionamento di un Comune, una Provincia e degli altri apparati amministrativi italiani.
Ciò per cui un tempo è stata versata una quantità spaventosa di sangue adesso è caduto nel disinteresse generale, e la speranza nelle nuove generazioni va via via spegnendosi, lungo la strada dell’indifferenza pubblica e politica.
Luigi Trama