Dura, anzi durissima nei contenuti, la nota diffusa dal Movap, movimento civico apriliano che viene dal centrosinistra, sul tema dell’urbanistica, all’indomani del Consiglio Comunale che ha approvato la variante di adeguamento e salvaguardia al Piano Regolatore Generale di Aprilia.
In particolare, i rappresentanti del Movap non hanno gradito l’ennesima “frecciatina” che il sindaco Antonio Terra avrebbe rivolto all’ex vicesindaco Franco Gabriele, quest’ultimo protagonista la scorsa primavera di una clamorosa rottura con il primo cittadino alla vigilia delle elezioni Amministrative.
“Il sindaco, esperto in materia in quanto già socio di un’importante impresa costruttrice locale – scrivono i rappresentanti del Movap – ha affermato che il ritardo accumulato nell’ambito della gestione dell’urbanistica è imputabile all’ex assessore al ramo che si sarebbe dedicato più a insinuare dissidi tra i membri della scorsa giunta che a predisporre gli atti amministrativi necessari.
Al di là delle sue futili argomentazioni, MovAp ricorda che il Sindaco Antonio Terra è il dominus incontrastato dell’urbanistica apriliana da oramai quasi due decenni. Nominato assessore all’urbanistica nel lontano 2002 in una giunta di centrodestra, ha ricoperto l’incarico fino al 2005, curando l’attuazione della lottizzazione Callegaro e impostando la variante di recupero dei nuclei abusivi. Nominato di nuovo assessore nel 2009, ha portato a termine le lottizzazioni Aprilia Nord, Ex-Brilli, Toscanini – Località Gallo d’Oro e, infine, l’importante lottizzazione Poron, giungendo dunque fino ai giorni nostri. Ben quindici anni di governo senza opposizione i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: una città senza un disegno complessivo e futuribile, un consumo indiscriminato del suolo accompagnato dal disinvolto utilizzo dello strumento degli oneri a scomputo, che ha lasciato il territorio senza le necessarie opere di urbanizzazione primaria e secondaria (fogne, strade, illuminazione pubblica)”.
Ma ciò che oggi maggiormente è oggetto di polemiche sarebbe l’atteggiamento da “scaricabarile” del capo dell’amministrazione.
“In tutto ciò – scrive il Movap – si assiste al disincanto del sindaco Antonio Terra nel addebitare ad altri colpe solo sue. Il fallimento più evidente del ciclo di Antonio Terra sta proprio nell’osservare la sua creatura deforme, ovvero quell’ambito urbanistico da lui tanto amato e “curato”, a cui però ha mancato di riservare la sua vocazione più autentica e, cioè, la salvaguardia dell’interesse pubblico, garantendo invece a sé stesso e ai suoi sodali di turno tutti gli elementi di soddisfazione. Alla fine, non essere né di destra né di sinistra è stato il pre-requisito politico di una commistione e di una confusione tra il servizio pubblico e prebende elettorali, che lo rendono uomo buono per ogni stagione, in campo politico così come in campo urbanistico. Antonio Terra, cemento indiscriminato. Tutto il resto è silenzio”.