+Europa e Italia in Comune Aprilia sulla docente sanzionata a Palermo.

+Europa e Italia in Comune Aprilia sulla docente sanzionata a Palermo ed a difesa della libertà di insegnamento. Commento anche del Consigliere Lombardi.

“Quello che sta vivendo la nostra democrazia negli ultimi tempi è un attacco che non si vedeva da decenni; un
attacco alla libertà di espressione, di insegnamento, di opinione che la società civile non può permettersi di
lasciar passare sotto silenzio. Prima è toccato ad un’anziana signora vedersi staccare gli striscioni dal balcone
di casa, poi a una docente vedersi sospeso lo stipendio per non aver censurato i propri studenti, domani a
chi verrà tappata la bocca? A chi verrà impedito di esercitare il proprio libero pensiero?
Di fatto il provvedimento sanzionatorio inflitto alla docente non fa che confermare che ci troviamo di fronte
a una censura odiosa esercitata con arroganza e alla luce del sole.”

Una vicenda che non poteva lasciare indifferente Alessandro Fusacchia, deputato di Più Europa, il quale ha infatti depositato una interrogazione parlamentare sulla vicenda e una richiesta di Question Time al MIUR perché siano date esaurienti spiegazioni di quanto accaduto.


“E’ infatti un messaggio pericolosissimo quello che passa, neanche tanto velatamente, e cioè che il Ministro
Salvini sia personaggio intoccabile, che gli insegnanti dovrebbero sindacare sulla libertà di espressione degli
alunni ed ergersi a censori laddove ne venga toccata la figura, pena provvedimenti disciplinari nei loro
confronti. La libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione su cui i nostri Ministri hanno giurato e
questo modo di agire non è che l’ennesimo atto di insulto alla Costituzione e ai cittadini italiani. L’art. 21
recita infatti che: “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto
e ogni altro mezzo di diffusione” senza eccezioni ad personam! Come referente territoriale di Italia in Comune sono molto preoccupata per ciò che sta accadendo e anche
per questo motivo credo che tutti cittadini che abbiano a cuore la nostra storia democratica debbano attivarsi
e dare un segnale, quanto più forte possibile, affinché l’Italia in Europa venga rappresentata da persone che
sono per la democrazia vera, per il rispetto dei diritti civili, per il progresso, che credano in un’Europa libera
e unita, come descritta dagli ideatori dell’Unione Europea nel Manifesto di Ventotene, un’Europa che sia
opportunità di crescita e non limite, che dall’unione di più stati tragga forza e rispetto delle peculiarità di
ognuno. Vi chiediamo di recarvi alle urne domenica 26 e di votare + Europa e Italia in Comune (scrivendo:
Travaglini, Monteverde, Mingiardi) per dare voce a chi vuole costruire un’Europa migliore nella quale l’Italia
sia forte e libera, e tutti i cittadini siano uguali.”

Questo è il messaggio di Alessandra Lombardi, referente locale di Italia in Comune e consigliere comunale.
“Come gruppo +Europa Aprilia sentiamo di sottoscrivere pienamente l’appello alla tutela dell’esercizio del
libero pensiero ed alla libertà costituzionale di insegnamento, formulato dalla Consigliera Alessandra
Lombardi. Davanti ad un inquietante scivolamento verso pratiche autoritarie promosso, quotidianamente,
dalle forze politiche sovraniste/populiste, abili ad irretire l’elettorato miscelando simboli religiosi ad azioni
violente, invitiamo la cittadinanza a compattarsi a difesa di valori e diritti universali schierandosi con +
Europa-Italia in Comune alle prossime elezioni. Solo eleggendo rappresentanti consapevoli e capaci potremo
esigere che i paesi membri dell’Unione uniformino al rialzo il livello di tutela e protezione dei diritti umani e
delle libertà civili, riconoscendo piena cittadinanza e dignità a ogni individuo. Siamo d’altra parte convinti che
sia necessario, al contempo, sanzionare e ridurre la quota di fondi europei per quei paesi membri che invece
imboccano la strada della limitazione, in qualsiasi forma, delle libertà personali, dei diritti delle minoranze e
della libertà di accesso alla libera informazione”.

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