“Nessuna maschera, fieri di difendere Aprilia” dichiara FuturAprilia.

“Nessuna maschera, siamo fieri di essere un’associazione culturale che difende Aprilia. Qual è il vero problema?”. Il movimento FuturAprilia si difende.

Il movimento FuturAprilia apre il dibattito in merito all’assegnazione dei contributi per la realizzazione di iniziative, dopo polemiche negli ambienti comunali nei riguardi della legittimità dei finanziamenti a dei movimenti culturali.

“Alcuni consiglieri di maggioranza hanno sollevato dei dubbi circa la legittimità di uno specifico Movimento, di poter richiedere un contributo comunale per realizzare delle iniziative. Il nome non è stato fatto (per quanto ci riguarda avrebbero fatto bene a farlo), ma riteniamo di poter essere noi. E se non siamo noi, cogliamo comunque questa occasione per qualche riflessione.”

Andando poi al nocciolo della questione, il movimento riporta attraverso la citazione del proprio Statuto, la sua vocazione sociale, politica e culturale, la legittimità del suo essere in quanto associazione regolarmente registrata e iscritta all’Albo comunale delle associazioni culturali.

“In questi mesi il Movimento FuturAprilia è stato peraltro più volte convocato alle riunioni con le Associazioni. Inviti che abbiamo accolto con molto piacere e siamo stati presenti, dando un contributo in termini di riflessioni e a volte anche critiche, com’è giusto che sia, affinché si possano migliorare le condizioni in cui versa la nostra città. Abbiamo anche criticato, pubblicamente, alcune scelte di questa maggioranza. È forse questo il problema?”

Il messaggio prosegue poi in direzione dei regolamenti e dei bandi di assegnazione dei contributi per le iniziative proposte, invitando l’amministrazione al confronto e alla trasparenza.

“Veniamo quindi alla richiesta vera e propria del contributo. Si fa riferimento ad un regolamento comunale e ad una esplicita violazione. E qui, come da prassi, quando ad un bando o ad un avviso qualcuno risponde non avendo tutti i requisiti necessari, semplicemente, non ottiene il contributo. Se i movimenti socio-politico-culturali sono esclusi, noi, semplicemente, non otterremo il contributo.”

 

 

 

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