“Cari amici Apriliani, spero diventiate quanto prima, se già non lo siete, tifosi e appassionati della squadra di calcio di questa storica città della nostra regione. Premesso che il mio non è un manifesto propagandistico, vorrei rivolgervi questi pochi pensieri, perché lo impone il mio ruolo e perché ritengo moralmente e doverosamente giusto chiarire alcuni passaggi che mi hanno portato ad essere il presidente della squadra della nostra città.
Premettendo che chi vi parla e’ un semplice essere umano e quindi fallibile per natura, rammento che il rapidissimo susseguirsi di eventi mi ha coinvolto in un vortice in cui, e lo ammetto candidamente, posso aver commesso degli errori di comunicazione, ma solo perché trascinato e vittima di circostanze ed eventi che mi avevano trasmesso una percezione di diffidenza, facendomi sentire qui, quasi uno straniero indesiderato mentre altrove si auspicavano il mio avvento.
Mi presento, sono un inguaribile romantico, un appassionato di calcio d’altri tempi che ha messo a disposizione la sua trentennale esperienza imprenditoriale al servizio di un sogno , quello di trasformare una realtà importante ma calcisticamente periferica come Aprilia, così come lo erano allora Ascoli, Pisa e lo stesso Chievo, nell’epicentro del nostro universo calcistico. Io vi aspetto al Quinto Ricci perché ritengo sia quello il solo luogo deputato dove scatenare le pulsioni per questa maglia e trasformare in energia positiva l’affetto e l’amore incondizionato dei tifosi per questi colori.”