Mentre gli scienziati lanciano l’allarme sui possibili effetti catastrofici del riscaldamento globale e spiegano l’importanza degli alberi per contenere i cambiamenti climatici, le foreste bruciano mandando letteralmente in fumo le difese del Pianeta contro le attività umane.
Dopo le foreste in Alaska e Siberia, in queste settimane anche la foresta amazzonica è divorata dalle fiamme che stanno causando perdite irrecuperabili al nostro più grande polmone verde.
L’Amazzonia brasiliana è la più grande foresta pluviale del mondo e rappresenta un fondamentale deposito di carbonio. L’abbattimento e la combustione degli alberi in Amazzonia aumenta notevolmente le emissioni globali nette, riducendo le speranze di riuscire a far fronte alle sfide ambientali che siamo chiamati ad affrontare.
Escludendo gli incendi, la deforestazione in Amazzonia era già a livelli allarmanti, molto vicina al punto di non ritorno, secondo gli scienziati.
Quest’anno poi la foresta pluviale ha subito un numero record di incendi, superando i 74mila focolai segnalati, l’83% in più rispetto al 2018.
Siamo di fronte a una vera e propria emergenza e nessuno sembra volersi impegnare nel combattere gli incendi, primo tra tutti il presidente Bolsonaro.
Ma cosa si può fare per aiutare la foresta amazzonica, patrimonio di inestimabile valore per tutti? Chiaramente non si possono spegnere le fiamme, ma ci sono altri modi in cui ci si può rendere utili.
Queste sono delle piccole azioni che possono aiutare il mondo in questa enorme crisi terrestre legata alla forte mancanza di rispetto degli uomini verso il pianeta.
Chiara Ruocco