Ideato negli Stati Uniti e arrivato qualche anno fa in Italia è una camminata svelta a passi lunghi, svolta in modo tecnico ma non agonistico, è una vera e propria attività sportiva
Per fitwalking si intende, letteralmente, “camminare per la forma fisica“; in realtà, però, il fitwalking è molto più di una semplice disciplina sportiva è una filosofia di vita è la capacità di trovare il proprio passo della vita, il proprio ritmo.
Camminare aiuta a superare lo stress della vita frenetica che ogni giorno ci attende in ufficio e in mezzo al traffico, oltre a portare effettivi benefici alla salute. Ideato negli Stati Uniti e arrivato qualche anno fa in Italia, il fitwalking ha già conquistato ottomila persone. Questa camminata svelta a passi lunghi, svolta in modo tecnico ma non agonistico, è una vera e propria attività sportiva, accessibile a tutti e senza controindicazioni. Non si corre, ma si cammina a passo sostenuto. Per questo è meno traumatica per le articolazioni e può essere praticata anche da chi è in sovrappeso o ha problemi di schiena o di ginocchia. È perfetta per tonificare, soprattutto i muscoli delle gambe.
E’ importante saper utilizzare e sfruttare al meglio la ciclicità del movimento della camminata, facendo attenzione alla distribuzione del peso sulle gambe e all’appoggio del piede sul terreno, che deve avvenire tramite l’appoggio prima del tallone (non a martello) e poi della pianta del piede.
Anche le braccia sono molto importanti nel fitwalking,. Gli arti superiori fungono da pendolo nella camminata e la loro posizione “raccolta”, aiuta ad acquistare velocità. Il terreno ideale per la pratica del fitwalking è quello pianeggiante, anche per favorire l’azione rilassante che questa attività stimola a livello mentale. Essa sfrutta il movimento naturale dell’uomo, la camminata, aggiungendo alcune caratteristiche proprie dell’allenamento aerobico, in particolare la lunga durata dello sforzo, a bassa intensità, il ritmo costante d’allenamento
E’ stato appurato che i benefici del fitwalking sul nostro organismo cominciano ad essere tangibili a partire da una velocità di camminata che si aggira attorno ai 6kmh, per una distanza settimanale di almeno 30km. I dati parlano di una riduzione notevole delle patologie legate alle malattie cardiovascolari. Oltre alla prevenzione di malattie cardiovascolari, questa disciplina è indicata per tutti i soggetti a rischio di artrosi all’anca ed è anche un valido aiuto per tutti coloro che vogliono perdere qualche chilo. L’intensità non elevata di questa pratica, infatti, facilità il consumo di grassi ed è consigliabile a tutti quei soggetti che faticherebbero ad intraprendere un’attività di corsa a ritmi più sostenuti. E poi è utile per chi soffre di diabete, combatte l’osteoporosi ed è ottimo per chi deve riprendersi dopo un infortunio.
Cristina farina