Si è svolta questa mattina la Commissione Ambiente, convocata dal Presidente Giovannini circa i grandi disagi che stanno causando i miasmi nella zona industriale. Proprio Giovannini ha presentato la seduta, passando poi la parola all’Assessora Biolcati, che ha seguito da vicino le operazioni:
“Secondo alcuni sopralluoghi abbiamo incontrato un’azienda per discutere di alcune criticità, la quale si era impegnata per fare una relazione sulla situazione. Stimo investendo tante energie su temi ambientali. Questi iter hanno fatto emergere delle criticità: in zona Caffarelli, ad esempio, ci risultano essere due le aziende responsabili di questi odori. Stiamo continuando i controlli, avviando con la Provincia un percorso che permette di individuare altri responsabili. Noi abbiamo un’autorizzazione riguardante gli scarichi risalente al 1987, quindi la Provincia ci sta disponendo un documento nel quale ci saranno tutte le autorizzazioni scarichi, in modo da poter verificare con una planimetri chi è autorizzato e chi no”.
In seguito è intervenuto il Dirigente Varcusi per un discorso più tecnico:
“Noi siamo intervenuti dopo i sopralluoghi di Asl e Arpa, che avevano riconosciuto delle emissioni di origine, ammesse poi anche dall’azienda. Non esiste un documento della Asl che attesti un pericolo per la salute, quindi l’unico modo di agire era di appellarci al regolamento in materia di trattamento degli influenti da allevamento e della biomasse, emettendo così questo tipo di ordinanza che prevede degli obblighi che devono essere applicati dall’azienda entro 60 giorni. L’azienda ha sollevato il problema della vasca di stoccaggio del digestato che non è coperta ma che verrà coperta: nell’ordinanza abbiamo imposto di darci le tempistiche. Un altro problema è il trattamento e lo stoccaggio del materiale che loro trattano in trincee aperte. Stiamo lavorando ad un regolamento sulle emissioni di origine esteso non solo alle biomasse ma a tutti gli impianti industriali perché nelle more delle attestazioni di eventuali pericoli per la salute, il regolamento ci consente le ordinanza e quindi idi imporre determinate lavorazioni e accorgimenti. Abbiamo rapporti con la Provincia per avere l’elenco delle autorizzazioni per quanto riguarda gli scarichi nei corpi superficiali, di cui vogliamo un censimento da riportare nella mappa GIS del Comune, in modo da avere più controllo.”
Federica Zecchi